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ASSOSIM a Giorgetti: preoccupati per la mancata proroga del Bonus IPO

ASSOSIM a Giorgetti: preoccupati per la mancata proroga del Bonus IPO
(Teleborsa) – L’Associazione Intermediari Mercati Finanziari (ASSOSIM) ha scritto una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanza (MEF), Giancarlo Giorgetti, per esprimere preoccupazione per l’intenzione del Governo di non prorogare per il 2024 gli incentivi fiscali alle quotazioni delle PMI, in scadenza il prossimo 31 dicembre.

“L’insieme delle PMI quotate sull’EGM vale oggi più di 9 miliardi di fatturato e quasi 400 milioni di utile netto cumulato – ha scritto il presidente di ASSOSIM, Marco Ventoruzzo – ne dovrebbe discendere che il ritorno netto per l’erario, in termini di entrate fiscali, sia certamente positivo, considerato che nelle scorse leggi finanziarie era comunque previsto un costo massimo della misura che, in particolare, nel 2023 non avrebbe potuto superare i 10 milioni”.

Ventoruzzo sottolinea come in questi anni l’incentivo alle IPO “è andato a favore di PMI che operano nei settori più rappresentativi dell’economia reale italiana e, tra questi, quello delle società caratterizzate da una elevata componente tecnologica, ad alta crescita, che fanno come noto fatica a raccogliere capitali dal solo settore bancario e che rappresentano il settore industriale sul quale in particolare le nostre imprese competono sui mercati internazionali. La quotazione di questi soggetti consente loro, come già detto, di finanziare investimenti, crescita e nuovi posti di lavoro“.

Il numero uno di ASSOSIM si interroga poi “se il venire meno di questo incentivo non rischi di pregiudicare quanto il Governo sta meritoriamente facendo per favorire la competitività dei mercati dei capitali italiani, come ad esempio con il cosiddetto ddl Capitali, attualmente all’esame del Parlamento. Se le semplificazioni sul fronte delle regole societarie e di mercato costituiscono un importante tassello di una efficace “politica industriale per la finanza”, non ci si può fare illusioni sulla circostanza che forme di incentivo fiscale sono spesso il vero motore di operazioni di apertura del capitale”.