(Teleborsa) – I ministri dell’Ambiente dell’Unione oggi hanno espresso consenso agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per gli autocarri proposti dalla Commissione europea. I produttori dovranno ridurre le emissioni medie dei nuovi camion merci del 45% nel 2030, del 65% nel 2035 e del 90% nel 2040. Ma il gruppo ecologista Transport & Environment (T&E) ha esortato il Parlamento europeo ad aumentare l’obiettivo del 2030, per sostenere i produttori europei di mezzi per la logistica nella competizione con i rivali stranieri, che potrebbero penetrare nei mercati europei. “L’UE ha compiuto un passo importante verso un autotrasporto più ecologico. Sostenendo gli obiettivi della Commissione, i governi – ha dichiarato Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia – hanno fissato lo standard minimo per la decarbonizzazione del settore. Ora chiediamo ai parlamentari europei di fare di più e aumentare l’obiettivo per il 2030. I produttori europeo di mezzi pesanti hanno bisogno di un segnale chiaro per puntare su veicoli a emissioni zero e competere ad armi pari con Tesla e i rivali cinesi”.
T&E ha accolto con favore il rifiuto da parte dei ministri di prevedere nella normativa un ruolo per i carburanti sintetici e i biocarburanti, seppure voluto e difeso dall’Italia, che non possono decarbonizzare il settore perché non sostenibili oppure perché necessari in altri settori, come l’aviazione e il trasporto marittimo, che non possono contare sull’elettrificazione dei consumi energetici. T&E ricorda che per gli operatori della logistica l’uso dei carburanti sintetici aumenterebbe il costo totale di possesso di un camion fino al 50%, anche se prodotti nelle condizioni più favorevoli. A differenza dei camion elettrici a batteria, questi carburanti emettono ancora inquinanti atmosferici tossici e dannosi per la salute umana.
“L’industria del petrolio e del gas – ha aggiunto Boraschi – ha esercitato forti pressioni a favore dei biocarburanti e dei carburanti sintetici, per garantire che il maggior numero possibile di camion endotermici entri nelle flotte europee nei prossimi decenni. Il loro obiettivo è mantenere alta la domanda di combustibili fossili. Chiediamo al Parlamento europeo di unirsi al Consiglio nel dire no a questi carburanti, che sono solo false soluzioni, un disperato tentativo delle major petrolifere di mantenere il loro status quo a danno del clima”.
T&E ha criticato, per contro, la decisione dei ministri dell’Ambiente di esentare dagli obiettivi di riduzione delle emissioni alcuni tipi di veicoli pesanti come i camion della spazzatura, i camion da cantiere e i piccoli camion che circolano nelle nostre città. T&E ha invitato gli eurodeputati a intervenire su questa esenzione che, nella sua forma attuale, sottrarrebbe circa il 20% delle vendite di veicoli pesanti agli obiettivi sul clima.
La commissione ambiente del Parlamento europeo deciderà la sua posizione sugli standard di CO2 per i camion il 24 ottobre.
Trasporti, ministri UE sostengono “phase-out” quasi totale dei camion diesel
