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Lavoro minorile, nuova indagine Save the Children: in Italia un minore su 15 ha avuto esperienza di lavoro

Teleborsa  |
04/04/2023 12:50

(Teleborsa) - Una nuova indagine nazionale condotta Save the Children ha stimato che in Italia 336mila bambini e adolescenti tra i 7 e i 15 anni – pari al 6,8%, quasi un minore su 15 – abbiano già avuto esperienze di lavoro. E il 27,8% dei 14-15enni (58mila adolescenti) che dichiarano di aver avuto un'esperienza di lavoro, ha svolto lavori dannosi per i percorsi scolastici e per il benessere psicofisico. Lo studio è stato diffuso oggi alla presenza anche della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone.

Sono quindi ancora molti i ragazzi e ragazze coinvolti in attività lavorative prima dell'età consentita per legge (16 anni): tra i 14-15enni, uno su 5 lavora o ha lavorato e, tra questi ultimi, più di uno su 10 ha iniziato a lavorare a 11 anni o prima. La relazione ha mostrato anche la relazione tra lavoro e giustizia minorile, mettendo in luce un forte legame tra esperienze lavorative troppo precoci e coinvolgimento nel circuito penale. Quasi il 40% dei minori e giovani adulti presi in carico dai Servizi della Giustizia Minorile - più di uno su tre - ha lavorato prima dell'età legale consentita. Tra questi, più di un minore su 10 ha iniziato a lavorare all'età di 11 anni o prima e più del 60% ha svolto attività lavorative dannose per lo sviluppo e il benessere psicofisico.

I settori prevalentemente interessati dal fenomeno del lavoro minorile sono la ristorazione (25,9%) e la vendita al dettaglio nei negozi e attività commerciali (16,2%), seguiti dalle attività in campagna (9,1%), in cantiere (7,8%), dalle attività di cura con continuità di fratelli, sorelle o parenti (7,3%). Ma emergono anche nuove forme di lavoro online (5,7%), come la realizzazione di contenuti per social o videogiochi, o ancora il reselling di sneakers, smartphone e pods per sigarette elettroniche. Nel periodo in cui lavorano, più della metà degli intervistati lo fa tutti i giorni o qualche volta a settimana e circa 1 su 2 lavora più di 4 ore al giorno.

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