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Eni rivede al rialzo oulook 2023. Trimestre solido nonostante calo petrolio e gas

Eni rivede al rialzo oulook 2023. Trimestre solido nonostante calo petrolio e gas
(Teleborsa) – Eni ha chiuso il terzo trimestre con un utile ante imposte adjusted pari a 3,3 miliardi ed i primi nove mesi dell’anno con un utile ante imposte adjusted di 11,9 miliardi di euro, mentre l’utile netto adjusted di competenza degli azionisti nel trimestre si è attestato a 1,818 miliardi, in riduzione di 1,912 miliardi rispetto al terzo trimestre 2022 (-51%) e quello dei nove mesi a 6,660 miliardi, in riduzione del 38% rispetto ai nove mesi 2022.

Nel terzo trimestre 2023 il Gruppo ha conseguito un utile operativo adjusted di 3,014 miliardi di euro, con una riduzione del 48% rispetto al terzo trimestre 2022 dovuta principalmente ai settori E&P (-39% a 2,605 mld) e GGP (-90% a 111 mln) per effetto della flessione del prezzo del petrolio e delle quotazioni del gas naturale. Nei nove mesi 2023 il Gruppo ha conseguito un utile operativo adjusted di 11,036 miliardi, in riduzione del 34% rispetto ai nove mesi 2022.

L’EBIT proforma adjusted comprensivo dei risultati in quota Eni delle Joint Ventures e collegate ha raggiunto 4 miliardi di euro per effetto della crescita sequenziale dei risultati di E&P, Raffinazione e attività retail.

“Nel terzo trimestre 2023 abbiamo compiuto importanti progressi nella attuazione della nostra strategia di trasformazione e, ancora una volta, abbiamo conseguito eccellenti risultati operativi e finanziari”, ha spiegato Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni, spiegando “nella E&P stiamo accelerando i piani di sviluppo del gas equity e della produzione di GNL, leva fondamentale per assicurare forniture energetiche affidabili e al tempo stesso per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione”.

“La straordinaria scoperta di Geng North-1, a oggi la più importante dell’anno a livello di intera industria, il prossimo completamento dell’acquisizione di Neptune e l’acquisto delle attività di Chevron in Indonesia – ha sottolineato il manager – ci mettono nella condizione favorevole di poter accedere a un enorme volume di risorse nell’offshore del bacino di Kutei”.

“La GGP ha incrementato in modo sostanziale il portafoglio di GNL contrattualizzato – ha proseguito Descalzi – grazie a tre nuovi accordi di lungo termine in Congo, Qatar e Indonesia per un volume totale a regime di 6,5 mld mc/anno. I settori della transizione energetica stanno crescendo in maniera rapida. Enilive (Eni Sustainable Mobility) ha completato l’operazione relativa alla joint venture della bioraffineria di Chalmette negli USA e sta valutando altri progetti internazionali di espansione nei biocarburanti facendo leva sulle nostre tecnologie e competenze distintive. Plenitude è prossima a traguardare i 3 GW pianificati di capacità rinnovabile installata entro fine anno, come pure gli obiettivi reddituali. Il perfezionamento dell’acquisizione di Novamont rafforzerà la trasformazione di Versalis in chiave chimica verde”.

Il flusso di cassa operativo alla fine del terzo trimestre è stato di 3,4 miliardi, mentre il Free Cash Flow si è attestato a 1,4 muiliardi doi euro. L’indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 al 30 settembre 2023 è pari a 8,7 miliardi, in aumento di circa 1,7 mld rispetto al 31 dicembre 2022.

Quanto all’outlook, Eni ha rivisto al rialzo la previsione annua di EBIT adjusted a circa 14 miliardi rispetto alla precedente indicazione nella semestrale di 12 miliardi, riflettendo il miglioramento dello scenario, ma anche una stima migliorativa delle prestazioni industriali che aggiungono circa 2,6 miliardi di risultato(+€0,6 mld rispetto alla precedente previsione). Coerentemente con le assunzioni di EBIT, il flusso di cassa è atteso a circa 16,5 miliardi (rispetto al precedente obiettivo nell’intervallo €15,5-16 mld). Al 30 settembre 2023 conseguiti circa l’80% della previsione annua sia di EBIT adjusted sia di cash flow.

Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato la distribuzione della seconda delle quattro tranche del dividendo relativo all’esercizio 2023 pari a 0,23 euro per azione (per un totale di 0,94 di dividendo annuo) come deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del maggio scorso, con data stacco cedola 20 novembre 2023 e pagamento 22 novembre 2023.

La prima tranche del programma di acquisto di azioni proprie 2023, avviato il 12 maggio 2023, si è conclusa con l’acquisto di 62 milioni di azioni proprie (pari all’1,84% del capitale sociale) per un costo complessivo di 825 milioni. Inoltre, a settembre Eni ha avviato la seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di 1,375 miliardi, per un numero massimo di 275 milioni di azioni (circa l’8% del capitale sociale) da eseguirsi entro aprile 2024. Al 20 ottobre 2023 sono state acquistate 26,5 milioni di azioni per un esborso di 400 milioni.