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Dal 19 al 22 settembre torna Cheese a Bra, con 3 nuovi Presìdi

Dal 19 al 22 settembre torna Cheese a Bra, con 3 nuovi Presìdi

E due nuovi Presìdi da Francia e Austria

Roma, 17 set. (askanews) – Torna a Bra dal 19 al 22 settembre Cheese, l’evento targato Slow Food, che porta alla ribalta i formaggii italiani e non solo. Quest’anno ci saranno anche i due nuovi Presidì tra i formaggi, uno lombardo e uno calabrese, e il nuovo presidio tra i mieli, il miele dei monti del Matese. In totale, saranno 88 i Presìdi Slow Food presenti a Cheese 2025.

Organizzato da Slow Food e Città di Bra, Cheese giunge alla sua 15esima edizione e, con il tema “C’è un mondo intorno”, mette in luce il valore ambientale, sociale, culturale ed economico dietro ogni formaggio a latte crudo.

Il primo tra le new entries è il tombea, un formaggio a latte crudo di razza Bruna Alpina e Pezzata Rossa prodotto tra maggio e settembre nelle malghe di Magasa (Brescia), tra i laghi d’Idro e di Garda, al confine tra la Lombardia e il Trentino. Questo formaggio, prodotto in grandi forme che possono arrivare a pesare una dozzina di chili, deve il proprio nome alla cima che domina la Valvestino e gli alpeggi dove pascolano le vacche: il monte Tombea, appunto. Pasta compatta e occhiatura irregolare e diffusa, il tombea è stato riscoperto e sarà valorizzato da un Presidio nato grazie a un finanziamento di CAF America promosso da FedEx.

Debuttano come Presidio Slow Food anche i caprini dell’Aspromonte: diverse tipologie di caci ottenuti dal latte di animali rustici e capaci di vivere allo stato semi brado accontentandosi delle essenze più povere che crescono sui pendii del massiccio montuoso calabrese. I caprini, accomunati dal sapore deciso, con note vegetali persistenti che raccontano i prati su cui le capre hanno pascolato, si possono mangiare freschi oppure dopo qualche giorno di asciugatura; le forme più grandi, che possono superare i tre chili di peso, stagionano anche per un anno. I caprini dell’Aspromonte sono la prima tappa importante del progetto regionale Presidiamo la Calabria, che prevede, complessivamente, l’avvio di sei Presìdi Slow Food e la catalogazione di 10 prodotti dell’Arca del Gusto.

Il terzo nuovo Presidio Slow Food presentato a Cheese riguarda i mieli dei prati dei Monti del Matese, prodotti al confine tra Campania e Molise. Un’area ricca di biodiversità, di boschi e di prati stabili dove le api bottinano fioriture di timo, santoreggia, origano, maggiorana, cardo, tarassaco e di altre erbe prative, ma anche di arbusti come agrifoglio, ciliegio selvatico, rovo, biancospino e di alberi come l’abete rosso, il pino nero, il leccio e il faggio. L’apicoltura praticata sul massiccio del Matese è al tempo stesso un contributo alla conservazione dell’ambiente e del paesaggio, e un mezzo di sostentamento per le comunità locali.

Due le novità dall’estero: a Cheese 2025 si presentano al pubblico i Presìdi Slow Food dei formaggi tradizionali degli Alti Vosgi di razza Vosgienne (Francia) e il formaggio d’alpeggio della valle del Gail (Austria).Nel primo caso, con il latte delle vacche di razza Vosgienne si producono tre diversi caci: il Munster fermier, a pasta molle e crosta lavata, affinato su assi di abete per almeno 21 giorni e talvolta aromatizzato con semi di cumino; il Bargkass, a pasta pressata, che si presta a lunghe stagionature e che talvolta viene affumicato; il Siaskass, che è una preparazione dolce di Munster molto fresca, servita come dessert con panna, zucchero e kirsch.

Il Presidio austriaco, invece, riguarda un formaggio stagionato, una piccola Dop alpina prodotta con latte vaccino crudo (a cui può venire aggiunto fino al 10% di latte di capra) da animali al pascolo negli alpeggi tra il Tirolo orientale e la Carinzia.