Milano, 28 dic. (askanews) – Dal 28 febbraio al 2 marzo 2026 le OGR Torino ospiteranno la quarta edizione del “Salone del Vino Torino”, manifestazione che riunisce il Piemonte del vino mettendo al centro oltre 600 Cantine provenienti dal territorio regionale e da altre aree vitivinicole.
La manifestazione si propone ancora una volta come una piattaforma di incontro e racconto del vino piemontese, capace di tenere insieme tradizione, innovazione, nuove tendenze e percorsi di riscoperta. Accanto al vino trovano spazio anche linguaggi culturali diversi, dalla musica alla letteratura fino all’arte, in un format che intende ampliare lo sguardo sul mondo vitivinicolo e sul suo legame con il contesto sociale e culturale.
Il “Salone del Vino Torino” si articola in due giornate centrali di fiera alle OGR Torino, trasformate per l’occasione in un grande spazio partecipativo che rappresenta il principale palcoscenico del Piemonte del vino. Anche in questa edizione il Salone darà voce alle cantine del territorio, ai Consorzi e agli enti di tutela e promozione piemontesi, riunendo sotto la Mole l’insieme delle denominazioni regionali e coinvolgendo partner storici come l’Associazione Go Wine.
Al centro del programma figurano degustazioni, masterclass e momenti di confronto dedicati all’approfondimento delle sfide, delle ambizioni e delle tendenze che attraversano il settore vitivinicolo italiano. Il calendario prevede inoltre una giornata interamente riservata agli operatori professionali, tra cui giornalisti, ristoratori, enotecari, buyer e sommelier, pensata come occasione di dialogo diretto e aggiornamento.
La manifestazione non si esaurisce però negli spazi delle OGR. Già a partire dal mese di gennaio, il “Salone del Vino Torino” coinvolgerà diversi luoghi simbolo della città, oltre a enoteche e ristoranti, attraverso un percorso di avvicinamento che comprende appuntamenti diffusi, grandi cene ed eventi che uniscono vino, musica e gastronomia. In questo contesto si inseriscono iniziative come la Notte Rossa Barbera, pensate per avvicinare un pubblico ampio e trasversale al patrimonio vitivinicolo piemontese.

