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Dal 6 dicembre Eni accompagnerà il Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina ‘26

Dal 6 dicembre Eni accompagnerà il Viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina ‘26
Le campionesse Stefania Belmondo e Bebe Vio a Milano

Dopo l’accensione del sacro fuoco a Olimpia lo scorso 26 novembre, la fiamma di Milano-Cortina arriverà a Roma e poi attraverserà lo Stivale passando anche dalla Bioraffineria di Gela Enilive

Mancano pochi giorni alla partenza della Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026 che toccherà diverse città dello Stivale, grazie all’impegno di 10.001 tedofori, e illuminerà anche diversi territori, tra cui Gela, in cui è presente Eni, che ha scelto di sostenere lo sport e i suoi valori come Premium Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 e come Presenting Partner del Viaggio della Fiamma Olimpica.

L’itinerario, chiamato “Viaggio della Fiamma Olimpica”, accompagnerà il Paese in un cammino simbolico che unirà le persone attraverso la passione sportiva, la cultura e il senso di appartenenza nazionale. La torcia non sarà solo un simbolo dei Giochi, ma anche un filo luminoso che attraverserà l’Italia, collegando le comunità e accendendo l’entusiasmo in ogni angolo del Paese.

Dopo l’accensione del sacro fuoco il 26 novembre che, come da tradizione, è avvenuto a Olimpia, in Grecia, la fiamma giungerà a Roma il 4 dicembre, pronta a intraprendere un lungo viaggio di 63 giorni e 12 mila chilometri. Dal 6 dicembre toccherà tutte le regioni italiane – tra cui la Sicilia con una tappa il 17 dicembre presso la Bioraffineria di Gela Enilive – fino a concludersi a Milano, allo Stadio di San Siro, la sera di venerdì 6 febbraio. In ogni tappa, il territorio e le comunità locali saranno uniti in un momento di celebrazione nazionale: il passaggio della Fiamma rappresenta i valori fondamentali del Movimento Olimpico, incarnando i sentimenti di Amicizia, Pace, Speranza e Spirito di Squadra.

Tra i tedofori ci saranno atleti professionisti, giovani promesse, volontari, persone comuni e rappresentanti di realtà sociali, tutti uniti dallo stesso obiettivo: portare la luce dei giochi in ogni città. Come ha spiegato Andrea Varnier, amministratore delegato della fondazione Milano Cortina 2026, la staffetta rappresenterà “il momento in cui i Giochi entreranno nelle case dei cittadini, diffondendo la magia degli sport invernali in tutta Italia”.

La storia dei giochi

Le Olimpiadi affondano le loro radici nella Grecia antica, dove dal 776 a.C. si disputavano gare in onore di Zeus nel santuario di Olimpia. Questi giochi rappresentavano momenti di pace tra le città-stato greche e un’occasione per celebrare il valore umano. Dopo secoli di silenzio, l’idea fu ripresa dal barone Pierre de Coubertin, che nel 1896 organizzò ad Atene i primi giochi olimpici moderni. Da allora, lo spirito olimpico è divenuto simbolo universale di fratellanza e di rispetto, valori che anche Milano Cortina 2026 vuole trasmettere, unendo tradizione e innovazione.

La torcia olimpica, dal mito antico al simbolo contemporaneo

Nell’antica Grecia, la torcia rappresentava la fiamma sacra di Zeus, custodita nel tempio di Olimpia. Gli atleti partecipavano a gare di staffetta chiamate lampadedromie, in cui la fiamma doveva restare accesa fino al traguardo: chi la portava era simbolo di purezza, coraggio e dedizione. Le torce olimpiche del passato variavano notevolmente in design e materiali, ma in generale costruite con metalli (come alluminio, acciaio o metallo bronzato) e utilizzavano vari tipi di combustibile, come capsule di resina vegetale, pastiglie di naftalene, o gas liquidi come propano e butano.

Oggi la torcia olimpica conserva lo stesso valore, ma in chiave moderna. La fiamma è sempre accesa ad Olimpia, con i raggi del sole e uno specchio parabolico, per garantire la continuità con l’antica tradizione.

Milano Cortina 2026, le torce protagoniste del viaggio

Da lì inizia un lungo viaggio attraverso città e territori, fino alla cerimonia di apertura. La torcia di Milano Cortina 2026 è un concentrato di innovazione e sostenibilità: realizzata con materiali leggeri e riciclabili, unisce l’idea del movimento delle montagne al calore della luce che rappresenta l’Italia. La sua forma ricorda il profilo delle Alpi e i giochi di riflessi del ghiaccio, simbolo perfetto di equilibrio tra natura e tecnologia. In futuro, la torcia continuerà a essere un simbolo universale, ma diventerà sempre più sostenibile e interattiva.

Si studiano già modelli con combustibili ecologici, sistemi digitali di tracciamento e persino repliche virtuali per coinvolgere online milioni di persone nel viaggio della fiamma. Così, anche a distanza, chiunque potrà “accompagnarla”, condividendo un messaggio di pace, speranza e unione.

Per Milano Cortina 2026 sono state create due torce, una olimpica e una paralimpica, diverse nei dettagli ma unite nello spirito. La prima rappresenta l’energia, la competizione e la passione sportiva: il suo colore principale è l’argento, che richiama il ghiaccio, la purezza e la luce delle montagne. La seconda, invece, è caratterizzata da tonalità dorate e calde, simbolo di resilienza, inclusione e forza interiore. Entrambe condividono lo stesso design di base, ma la fiamma paralimpica verrà accesa separatamente, in un momento di grande valore simbolico, per ricordare che ogni percorso sportivo è unico, ma parte dello stesso cammino.

Akter Aisha, Basile Aurora, Bazzano Marta, Conti Iside
CLASSE IV B – Liceo Linguistico statale “Ninni Cassarà” Palermo