Dal Governo misure ad hoc per dare respiro dopo il virus - QdS

Dal Governo misure ad hoc per dare respiro dopo il virus

Dal Governo misure ad hoc per dare respiro dopo il virus

sabato 29 Febbraio 2020

Mentre l’Oms ha elevato a livello “molto alto” la minaccia per l’epidemia

ROMA – La minaccia per l’epidemia di Coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello “molto alto”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms nel briefing sull’epidemia. “Il continuo aumento – ha aggiunto – del numero dei casi e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione”. Per il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “non siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità per evitarlo si sta restringendo. Questo è il momento – ha spiegato – di chiedere ai Governi di fare tutto il possibile per fermare la trasmissione e di farlo ora”.

Intanto, in Italia, si pensa a porre rimedio alle disastrose conseguenze economiche che l’epidemia ha causato nelle zone rosse. Infatti, nel Dl approdato ieri in Cdm sono state varate alcune misure ad hoc per il settore turistico, alcune norme per tutelare i lavoratori, ma anche la sospensione dei pagamenti dei contributi e di altre norme fiscali. In particolare, nei focolai italiani sono state sospese per sei mesi le bollette di luce, gas, acqua e rifiuti. Stoppate anche le rate delle assicurazioni, queste però fino al 31 luglio.

Il decreto, inoltre, comprende anche una stretta contro i comportamenti scorretti e le pratiche commerciali che, approfittando di una situazione di allarme sociale, alzano i prezzi dei beni necessari per la salute dei cittadini. Prevista anche una misura che era già stata utilizzata per aiutare le imprese nelle aree del terremoto del Centro Italia: l’accesso gratuito al fondo di garanzia per le Pmi delle zone rosse, che avranno priorità assoluta sulle altre e il massimo delle garanzie consentite. Aiutati anche i datori di lavoro, che potranno chiedere la cassa integrazione per i loro dipendenti senza nessun accordo e senza concedere l’informativa ai sindacati per un massimo di tre mesi.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha spiegato che le misure non sono state “esaurite” con questo “decreto piuttosto ampio”, ma che “la prossima settimana arriverà un secondo decreto per il diretto sostegno all’economia”.

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