Dal rischio chiusura alla possibilità di un potenziamento del commissariato di San Cristoforo. L’ingresso del piano Caivano ha rilanciato le sorti del punto di Polizia che era destinato ad essere smantellato, trasformato in semplice presidio, nonostante si trovi, già prima dell’arrivo dei fondi governativi, a servire un quartiere a rischio.
Prospettive ribaltate in pochi mesi
In pochi mesi il futuro del commissariato di via Poulet è cambiato. Da gennaio ad aprile le prospettive si sono ribaltate, oggi all’orizzonte si profila la possibilità di un aumento del personale in servizio. Il Commissariato di San Cristoforo è sotto organico, ma potrebbe prepararsi ad ospitare nuovi agenti.
Pressioni istituzionali e segnali di attenzione
Secondo le ultime indiscrezioni sarebbe stato lo stesso presidente della Regione, Renato Schifani, a chiedere informazioni per immaginare un intervento a sostegno del punto di P.s. Nessuna anticipazione dal questore di Catania, Giuseppe Bellassai, che nel giorno del 173° anniversario della Polizia di Stato, celebrato proprio in Piazza Palestro, ha risposto “saremo più vicini al territorio”, rispondendo a una domanda sui possibili interventi e cambiamenti legati all’ingresso del Progetto Caivano.
Una storia lunga, tra promesse e carenze di organico
Nei prossimi mesi ed entro l’anno potrebbero arrivare le prime novità, ma quella della sopravvivenza del Commissariato di Polizia di San Cristoforo è una vicenda che ha uno storico: se ne parlava già nel 2018, quando si prospettava l’arrivo di 40 nuove unità. Oggi, invece, gli agenti effettivamente in servizio sono appena quindici.

