Dalla mobilità al lavoro, l’alba di una rivoluzioneche va “guidata” con trasparenza e regole etiche - QdS

Dalla mobilità al lavoro, l’alba di una rivoluzioneche va “guidata” con trasparenza e regole etiche

Dalla mobilità al lavoro, l’alba di una rivoluzioneche va “guidata” con trasparenza e regole etiche

Redazione  |
venerdì 31 Maggio 2024

L’Ia potrebbe essere utilizzata per scopi dannosi come la creazione di deepfake

L’Intelligenza artificiale (IA) è diventata una forza motrice nella trasformazione digitale e nella nostra vita quotidiana. Con il suo rapido sviluppo, ha suscitato entusiasmo e preoccupazione per le sue potenzialità e implicazioni. L’IA ha rivoluzionato numerosi settori, dall’assistenza sanitaria alla logistica, dall’automazione industriale alla guida autonoma. Le reti neurali profonde e l’apprendimento automatico hanno permesso alle macchine di imparare dai dati e di compiere azioni al livello umano, se non superiore, in molte attività.

Nel campo automobilistico, per esempio, i veicoli autonomi si affidano alla tecnologia digitale per una navigazione sicura e si parla pure della sperimentazione di consegne di prodotti a domicilio attraverso dei droni. L’automazione intelligente ha aumentato l’efficienza e ridotto i costi, ma ha anche suscitato preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro. Tuttavia, molti esperti ritengono che l’IA crei nuove opportunità di lavoro, specialmente in settori come lo sviluppo e la gestione delle tecnologie dell’IA stessa. Una sfida riguarda l’etica e la sicurezza. L’IA può essere influenzata dai dati di addestramento, portando a discriminazioni o decisioni non etiche. È essenziale sviluppare regolamenti e framework etici per garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile ed equo.

La trasparenza è cruciale, perché le decisioni dell’Intelligenza artificiale devono essere comprensibili e giustificabili agli esseri umani. È vero anche che il dibattito sull’IA e sulla sua potenziale super-intelligenza ha sollevato domande fondamentali sull’autoconsapevolezza delle macchine e sulla nostra relazione con esse, per non parlare della sicurezza informatica. L’IA potrebbe essere utilizzata per diversi scopi, come la creazione di deepfake o il cyberattacco automatizzato. È imperativo, quindi, sviluppare strategie di difesa avanzate per proteggere sistemi critici dall’abuso dell’IA. Per affrontare queste sfide è necessaria una collaborazione globale tra governi, industrie e società civile.

Le organizzazioni devono impegnarsi a sviluppare e adottare standard etici e normative per guidare lo sviluppo e l’uso responsabile dell’IA. Non si può negare che offra immense opportunità per migliorare la qualità della vita umana e la nostra esistenza ma è essenziale adottare un approccio equilibrato, guidato da principi etici e responsabilità sociale, per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi. Cruciale, a questo punto, diventa l’obiettivo di sviluppare l’IA mettendo al centro l’essere umano, al fine di generare solo vantaggi per le persone e l’intera società.

La Rocca, Graci D., Mantia, Rocchetta, Incorvaia
III A “Biotecnologie ambientali” e III D “Biotecnologie sanitarie”
Istituto tecnico tecnologico Enrico Fermi di Licata

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