Dall'Asp di Palermo rassicurazioni sull'ospedale di Partinico - QdS

Dall’Asp di Palermo rassicurazioni sull’ospedale di Partinico

Dall’Asp di Palermo rassicurazioni sull’ospedale di Partinico

venerdì 05 Giugno 2020

“Non c’è stato alcun dimezzamento dei posti letto dell’ospedale, riaperto con la massima dotazione disponibile nel rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus, a iniziare dal distanziamento dei letti e da percorsi dedicati”. Lo ha precisato la Direzione aziendale dell’Asp, spiegando come “l’organizzazione del nosocomio rifletta la medesima degli altri ospedali dell’Asp di Palermo e del Servizio sanitario nazionale, tutti tenuti a rispettare misure di sicurezza e distanziamento”.

La risposta è arrivata ieri a seguito di numerose proteste
che hanno interessato proprio la riattivazione dei servizi all’interno della
struttura. “Questa amministrazione – hanno aggiunto dall’Azienda sanitaria
provinciale del capoluogo – ha dimostrato cura e rigorosa applicazione di tutte
le misure di protezione anche in piena pandemia, tant’è che nessun operatore
del Covid Hospital di Partinico è stato contagiato”.

“Sorprende – è stato sottolineato nella nota dell’Asp – che
qualcuno voglia far passare un messaggio fuorviante, e cioè che, nel ritorno
alla normale attività in appena una settimana dalla dimissione dell’ultimo
paziente Covid, ci sia stato un ridimensionamento dell’offerta sanitaria”.

“Le critiche – hanno chiarito i vertici sanitari – sono
sempre stimolanti, a meno che non forniscano una chiave di lettura diversa
dalla realtà dei fatti, rischiando di creare confusione e disorientamento nella
gente”.

I rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale hanno
poi puntato il dito contro chi avrebbe utilizzato il presunto ridimensionamento
dell’Ospedale cittadino per fini politici. “Non si ritiene accettabile – hanno
affermato – alcuna propaganda elettorale a carico di un’organizzazione che ha
affrontato con determinazione e coraggio uno dei momenti più difficili della
nostra Nazione dal dopoguerra a oggi”.

“Si rinviano, pertanto, al mittente – hanno concluso
dall’Asp – critiche che possano anche esprimere insensibilità e incoscienza nel
merito di una questione molto seria, quale la sicurezza pubblica”.

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