Gli open data pubblicati Inail sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2023, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo ad ogni denuncia.
Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.
Il confronto effettuato su un singolo bimestre, tuttavia, potrebbe rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi. Per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico, infatti, sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale, pervenute all’Inail.
Ciò premesso, nel primo bimestre di quest’anno si registra, rispetto all’analogo periodo del 2022, una decisa riduzione delle denunce di infortunio in tutta la nazione (dovuta soprattutto al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19), un calo di quelle mortali ed una crescita delle malattie professionali.
Ma, scendendo nel dettaglio, analizziamo l’andamento infortunistico al 28 febbraio in Sicilia.
Nello scorso mese di febbraio il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nell’Isola ha segnato un -72% nella gestione industria e servizi (dai 1136 casi del 2022 ai 1953 del 2023) e un +13,6% in agricoltura passando da 101 a 117. Osserviamo decrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in tutti i settori produttivi, in particolare nella sanità e assistenza sociale ( -213,5%) e nel trasporto e magazzinaggio (-330%).
Il decremento che emerge dal confronto tra il primo bimestre 2023 ed il primo bimestre 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un -40,8% (da 2324 a 1375 denunce), sia a quella maschile, che presenta un -35% (da 3271 a 2416). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-50%), sia quelli extracomunitari (-9,5%) che operano in Sicilia. Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in tutte le fasce tranne che per le denunce di infortunio degli studenti con meno di 14 anni che registrano un incremento nel primo bimestre 2023 del +43%.
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto in Sicilia, entro lo scorso mese di febbraio, sono state 3. Rispetto al periodo gennaio-febbraio 2022 (9 decessi) si registrano 6 casi in meno.
Le denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia nei primi due mesi del 2023 sono state 768, in aumento di 79 casi (11,5 %) rispetto allo stesso periodo del 2021. I dati rilevati al 28 febbraio mostrano un aumento, delle patologie denunciate rispetto allo stesso periodo del 2022 passando da 166 a 228. In particolare nella gestione industria e servizi si registra un incremento del 27%, mentre nella gestione agricoltura e nella gestione conto stato si registra una sostanziale stabilità.
a cura dell’Inail – Direzione Regionale Sicilia