“Stasera renderò omaggio a Lucio Dalla, che nella musica italiana per me è sempre stato uno dei più grandi riferimenti”. Lo ha annunciato alla conferenza stampa quotidiana del festival Damiano David, che oggi, 12 febbraio, sarà ospite della seconda serata di Sanremo 2025. “Per questo, su questo palco speciale abbiamo pensato di portare qualcosa di speciale”, ha aggiunto creando la dovuta suspense.
“Non sarò solo, ci sarà una sorpresa con me sul palco”, ha anticipato il frontman dei Maneskin che su quale brano ha scelto per l’omaggio a Dalla ha però voluto mantenere il riserbo: “Teniamolo per stasera”.
Damiano David senza i Maneskin
Io sento sempre che su questo palco con i Maneskin abbiamo fatto qualcosa che era impronosticabile, impossibile. È il palco dove le magie possono accadere per me. La musica, questo lavoro, per me è magia. Essere qua da solo, sì c’è la responsabilità, c’è l’ansia, ma non vedo l’ora di salire sul palco stasera, sarà veramente molto divertente. Per me è ancora un coronamento di quello che sto facendo. L’idea di riuscire a farlo da solo, con le mie forze, è bello”, ha detto David.
Damiano David a Sanremo 2025 da solista
Durante la conferenza stampa, i giornalisti gli hanno ricordato che l’ultima volta che si è presentato sul palco dell’Ariston era in compagnia dei Maneskin. Quindi gli hanno chiesto cosa è cambiato da allora, artisticamente e personalmente. L’artista ha replicato:
“La sensazione con cui lo faccio è la stessa. Non importa quante cose farò nella mia carriera, questo sarà sempre il risultato più grande mai avuto (vincere Sanremo, ndr). Quello che abbiamo fatto con la band è stato quello che ci ha aperto il mondo, tutto quello che facciamo adesso. Rifarlo adesso è una responsabilità più pesante, perché sono da solo e devo prendermela tutta io. Però, ripeto, questo posto è il punto più alto raggiungibile e avere l’opportunità di farlo con il mio progetto da solista è la cosa più bella per me. E ha aggiunto: “Sono cresciuto, penso che artisticamente sono mosso sempre dalle stesse cose. Però ora ho più capacità di riconoscere le mie emozioni e veicolarle in modo sano e costruttivo per me”.

