Daniela Santanchè, 62 anni, imprenditrice e donna glamour della politica italiana – unendo presenza mediatica ad arguzia dialettica – torna al governo non più da sottosegretaria all’Attuazione del programma come nell’ultimo esecutivo Berlusconi, ma promossa ministro del Turismo. Laureata in Scienze politiche, in questa XIX legislatura è stata confermata senatrice (in precedenza, due mandati da deputata).
Politicamente ‘nasce’ con la svolta di An di Fiuggi, nel 1995 (‘mentore’ Ignazio La Russa) e nella prima ascesa della destra di Fini si afferma all’epoca come consigliere del sindaco di Milano Gabriele Albertini per poi essere eletta consigliere provinciale di Milano. Nel partito si occupa di Pari opportunità, prima di finire in rotta di collisione con Gianfranco Fini, per poi vivere l’esperienza de La Destra-Fiamma tricolore di Francesco Storace.
Nel 2013 viene eletta con il Pdl alla Camera e quando il partito unico viene meno, aderisce a Fi. E’ del dicembre 2017 l’adesione a Fdi fino a quando, il 25 settembre, con circa 200mila voti nell’uninominale batte nello scontro diretto Carlo Cottarelli e si aggiudica lo scranno a palazzo Madama.