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Danni da terremoto, ecco chi ha diritto al risarcimento e chi paga

Danni da terremoto, ecco chi ha diritto al risarcimento e chi paga
Terremoto Marocco – via Twitter @_JeremyCN

Ecco chi è che paga e finanzia la ricostruzione degli edifici distrutti o danneggiati da un terremoto e chi ne ha diritto

Il terremoto è uno di quei fenomeni naturali che l’uomo non può controllare. Le calamità di questo tipo spesso generano danni non indifferenti per le abitazioni dei luoghi colpiti e spesso intere comunità e famiglie sono costrette a spostarsi e a lasciare i propri luoghi d’origine. Intere città, come è successo a Messina o ad Amatrice, sono state interamente ricostruite.

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Ma chi è che paga e finanzia la ricostruzione degli edifici distrutti o danneggiati? E chi ne ha diritto? Ecco quali sono le procedure.

Risarcimento danni da terremoto

Nella stragrande maggioranza dei casi si può pretendere un risarcimento per i danni subiti durante una o più scosse di terremoto. Non esiste alcuna legge che imponga allo Stato di provvedere a indennizzare i cittadini o enti pubblici che subiscono conseguenze di eventi atmosferici. Quindi, non esiste nessun obbligo di risarcimento a carico dello Stato (o enti pubblici).

Ecco perché lo Stato italiano dichiara lo “stato di calamità naturale”, circostanza del tutto eccezionale che serve a supportare la popolazione colpita con aiuti economici, partecipazione alla ricostruzione e la fornitura di alloggi con beni primari: questi sono gli strumenti che mette in campo lo Stato in caso di terremoto. Esso si applica con tutti i fenomeni di causa naturale che vengono valutate di volta in volta e oggetto di un decreto legge.

Però, lo Stato o gli enti pubblici sono chiamati al risarcimento se la manutenzione post-terremoto, ad esempio, ha causato maggiori danni del dovuto.

A chi spetta il risarcimento per terremoto e chi lo paga

Ma a chi spettano i risarcimenti per terremoto? Questo fenomeno, pur quanto imprevedibile, è studiato dalla scienza e ad oggi esistono parecchi edifici antisismici o che prevedono delle norme in merito. Infatti, chi non ha agito correttamente o che non ha fatto del suo meglio per limitare di subire il danno può subire una riduzione del risarcimento o vederselo addirittura negato.

Ovviamente, questo non riguarda l’aiuto pubblico dello Stato, ma il risarcimento da chi è responsabile del danno (costruttori che hanno violato le disposizioni di sicurezza). Il proprietario di un immobile danneggiato può agire contro il costruttore che ha violato le disposizioni antisismiche entro i 10 anni dalla consegna dell’edificio (se però sussista una negligenza).

Altrimenti, l’unica speranza per far fronte ai danni da terremoto risiede nella stipula di una polizza assicurativa, nelle condizioni dettate dal contratto.