Messina e provincia "sott'acqua" e preoccupata per le conseguenze del dissesto idrogeologico. Problemi anche alle Eolie.
Da Messina senz’acqua a Messina sott’acqua, condizioni meteo permettendo, il passo è stato breve per davvero. A essere inghiottita dal temporale non solo la città dello Stretto, ma soprattutto la sua provincia. Registrati allagamenti e danni ingenti soprattutto sulla costa tirrenica dopo l’ondata di maltempo degli scorsi giorni: chiusa per diverse ore anche l’Orientale Sicula che congiunge Messina con Catania.
In alcuni casi si è dovuto intervenire per estrarre persone chiuse all’interno della loro auto in panne e immersa quasi totalmente in acqua, tra cui una donna anziana che è stata prontamente messa in salvo e risultata fortunatamente illesa. Ma la furia del maltempo continua ad abbattersi.
Danni del maltempo: zona sud di Messina sorvegliata speciale
A Messina città, la zona sud è stata quella maggiormente colpita dalla furia del temporale. I torrenti, tenuti costantemente sotto controllo dalla polizia municipale, hanno rappresentato una seria minaccia per i residenti, in particolare nelle aree di Larderia, Zafferia e Galati. Qui, le acque piovane hanno provocato allagamenti che hanno invaso strade e abitazioni. Nella frazione di Galati Sant’Anna, il sottopasso allagato ha bloccato l’accesso alla scuola materna e primaria, causando ulteriori difficoltà per le famiglie della zona. Piccoli smottamenti registrati anche nella zona di Briga, dove fango e detriti hanno raggiunto le abitazioni.
Il torrente Zafferia si è gonfiato in maniera preoccupante, portando i vigili del fuoco e la Protezione civile a intervenire tempestivamente. Il Centro operativo comunale (Coc) è tornato operativo dopo lo stop per l’emergenza idrica. Adesso è tempo di quella idrogeologica, che a Messina si ripresenta di anno in anno a causa della franosità delle sue montagne.
Attenzione ai corsi d’acqua
E mentre il Coc è stato attivato per monitorare la situazione maltempo e coordinare gli interventi d’emergenza, le autorità locali hanno raccomandato alla popolazione di mantenere la massima prudenza, soprattutto nelle vicinanze dei corsi d’acqua, considerati potenzialmente pericolosi a causa della piena.
Uno di questi è il Mela, la cui bretella, realizzata tra i Comuni di Milazzo e Barcellona per consentire un attraversamento in caso di eventi naturali avversi, è stata invasa dal fango sceso giù a valle. Anche Milazzo risulta essere sommersa dall’acqua, con strade impraticabili tra il centro e le periferie.
Viabilità in tilt per il maltempo: sottopassi allagati e strade chiuse
Le forti piogge hanno avuto ripercussioni anche sulla viabilità. Due sottopassi, quello di Galati Sant’Anna e quello di Primo Molino a Bordonaro, sono stati chiusi a causa degli allagamenti, impedendo il normale flusso del traffico. Anche la statale 114 “Orientale Sicula” è stata chiusa per alcune ore all’altezza del chilometro 25, nei pressi di Nizza di Sicilia, per l’allagamento di un tratto stradale. Soccorsi intervenuti anche nel sottopasso di Torregrotta, dove una donna è stata salvata.
Squadre di soccorso intervenute anche in prossimità della galleria Capo Alì, dove una bomba d’acqua si è abbattuta costringendo gli automobilisti in percorrenza sulla A18 Messina – Catania a forti rallentamenti per via di una vera e propria cascata d’acqua arrivata sulla carreggiata in direzione etnea.
Interventi e soccorsi d’emergenza per maltempo
I centralini dei vigili del fuoco e della polizia municipale sono stati letteralmente sommersi dalle richieste di intervento: si contano oltre 30 operazioni svolte soltanto dai pompieri. In provincia, i soccorsi hanno evitato il peggio per due persone rimaste intrappolate in un sottopasso allagato a Giammoro. Scene simili si sono verificate a Torregrotta, dove una donna è stata soccorsa dai vigili mentre era bloccata con la sua auto in un sottopasso invaso dall’acqua.
Anche la costa jonica ha subito pesanti allagamenti, in particolare sul lungomare di Santa Teresa Riva e nei centri limitrofi. Le strade e i marciapiedi si sono trasformati in veri e propri fiumi, costringendo i residenti a fare i conti con situazioni di emergenza. Le squadre di soccorso continuano a operare per garantire la sicurezza dei cittadini e per liberare le strade dall’acqua e dai detriti.
Ginostra e Stromboli: emergenza detriti e rischio idrogeologico
Il maltempo ha colpito duramente anche le isole Eolie, con Ginostra e Stromboli particolarmente esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico. Sabato mattina, un nubifragio ha colpito la frazione di Ginostra, portando con sé una massa di pietre, sabbia e fango che ha devastato la viabilità e le abitazioni. Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha immediatamente richiesto l’intervento della Regione e della Protezione civile, sollecitando il riconoscimento dello stato di emergenza.
La situazione a Ginostra è drammatica: i detriti alluvionali hanno reso impraticabili le vie di fuga, fondamentali in caso di emergenza vulcanica, con il livello di allerta attualmente fissato al “giallo”. Oltre alla rimozione urgente dei detriti, è necessario ripristinare le opere di regimentazione delle acque e mettere in sicurezza le aste torrentizie. Le autorità locali stimano un costo complessivo di circa 7 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza malempo e ripristinare i servizi essenziali.
A Stromboli, l’alluvione di sabato ha colpito alcune aree già devastate dall’evento alluvionale dell’agosto 2022, aggravando ulteriormente una situazione già compromessa. Gli abitanti, approfittando di una tregua del maltempo, hanno iniziato a ripulire le loro abitazioni dai detriti, ma resta forte la preoccupazione per la stabilità del territorio.
Mentre gli abitanti dell’alluvione che ha investito Messina proprio nell’ottobre di 15 anni fa, restano alla finestra sperando che il maltempo possa abbandonare la provincia peloritana nel più breve tempo possibile. Intanto, però, la pioggia continua a battere incessante. La paura resta. E la terra continua a franare.
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