Castel di Lucio, post in sostegno del DDL Zan, bufera sui social - QdS

Castel di Lucio, post in sostegno del DDL Zan, bufera sui social

Luigi Ansaloni

Castel di Lucio, post in sostegno del DDL Zan, bufera sui social

martedì 27 Aprile 2021

L'iniziativa di alcuni giovani dell'azione cattolica locali. Bufera sui social e post rimosso, poi pagina oscurata. La difesa del sindaco: "Attacco ingiusto da estremisti"

Un post su Facebook a sostegno del DDL Zan ed è polemica. D’altro canto sui social le notizie corrono alla velocità della luce, molto più del “bocca in bocca” che cantava Fabrizio De Andrè.

E così quel post da locale diventa “glocale”, lo leggono e lo condividono in molti, qualcuno applaude, altri no. Proprio no.

E tra questi ci sono anche esponenti più o meno influenti del mondo cattolico, alcuni moderati e altri meno, idem giornalisti di destra, che non gradiscono affatto quanto scritto e quanto mostrato, chiedendo apertamente la rimozione di quel post. Cosa che avviene nel giro di 24 ore, dopo aver subito attacchi, anche pesanti, tanto da essere costretti ad oscurare la pagine Facebook.

Il post su Facebook poi rimosso

IL POST

Protagonista l’Azione Cattolica di Castei di Lucio, in provincia di Messina, che qualche giorno fa sul proprio profilo aveva pubblicato una foto con un messaggio e tanti volti di giovani del luogo che sostenevano il Ddl ZAN.

«Nel corso della sua vita pubblica Gesù si è costantemente schierato dalla parte di coloro che la società escludeva, dei più indifesi e degli “ultimi” della terra. Ha rimproverato apertamente l’ipocrisia dei farisei, di coloro che nei loro precetti morali volevano ingabbiare l’uomo in sterili leggi, impedendo all’uomo di manifestarsi nella sua piena libertà e nella sua vera essenza voluta da Dio – si leggeva nel post –  Concordi nell’esempio di Cristo, l’Azione Cattolica di Castel di Lucio sostiene l’approvazione del ddl Zan che prevede misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. La misoginia, l’omotransfobia e l’abilismo sono delle gravi forme di peccato che vanno  totalmente contro i precetti evangelici, ed è nostro compito schierarci affinché tali eventi vengano contrasrtati il prima possibile».

COS’E’ IL DDL ZAN

Il progetto di legge contro l’omotransfobia, che porta la firma dell’Onorevole Zan, promotore della legge, si schiera contro l’omofobia, ovvero quella che si intende la paura e l’odio nei confronti degli omosessuali e l’omotransfobia aggiunge la dimensione della transessualità a questa nozione di paura e odio.

Il DDL prevede di apportare sostanziali modifiche agli articoli 604 bis e 604 ter del codice penale in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere. Ad oggi il codice penale punisce i “crimini d’odio” punendo tanto la violenza quanto l’incitamento ad atti violenti per motivi inerenti l’etnia, la nazionalità o la fede. La norma tutelerebbe le donne, le persone lgbtq e i disabili. Categorie facilmente soggette a discriminazioni e violenze

LA RIMOZIONE DEL POST E DELLA PAGINA

“A seguito di una spiacevole vicenda che ha coinvolto
la nostra associazione locale e, di conseguenza, l’intera famiglia di Ac,
abbiamo deciso di rimuovere il post a sostegno dell’approvazione del ddl Zan.

Nessun passo indietro rispetto ai contenuti del precedente post che riteniamo essere in linea con la nostra missione che è stata e continuerà a essere quella di diffondere messaggi di amore, solidarietà e uguaglianza”, si leggeva poi sulla pagina dell’azione cattolica di Castel di Lucio. Si leggeva perchè la stessa pagina su Facebook non è stata più accessibile.

Di certo questa presa di posizione da parte di un ramo dell’azione cattolica ha fatto davvero molto parlare. Alcuni siti cattolici e non solo avevano pesantemente stigmatizzato il post, con attacchi pesanti e diretti al limite dell’offesa (anche oltre a dire il vero). Anche all’interno della Diocesi (quella di Patti), il post social ha fatto molto, molto rumore.

“Conosco molto bene i ragazzi e i giovani della foto e di bene il ruolo che da anni questa associazione ovvero l’azione cattolica svolge nella comunità – dice il sindaco di Castel di Lucio, Pippo Nobile -. Non solo nell’animazione delle attività religiose e pastorali e formative ma anche nelle iniziative di solidarietà e nella tutela del patrimonio artistico e culturale. In questi anni di pandemia tante le iniziative di solidarietà promosse da questi giovani e da questi ragazzi. Per questo ritengo ingiusto l’attacco che hanno subito da integralisti e estremisti. Comprendo che sul Ddl Zan la posizione della Chiesa ufficiale è distante dal pensiero espresso dai ragazzi e lo rispetto e comprendo anche il dibattito aperto sul punto. Ma offendere e umiliare i nostri giovani è inaccettabile”.

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