CATANIA – Nell’ultimo decennio, nei paesi occidentali, si è assistito a un significativo incremento del livello di indebitamento delle famiglie. Fenomeno che, in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, oltretutto aggravato dalla pandemia, preoccupa per le ovvie conseguenze economiche e sociali. Circostanza che una famiglia di Catania ha vissuto, trovando soluzione grazie all’assistenza di Legge3.it. Arrivati dinanzi al Giudice, il Tribunale di Catania ha dato loro la possibilità di onorare i debiti accumulati in modo sostenibile, preservando l’unica fonte di reddito: lo stipendio del “capofamiglia”.
Gianmario Bertollo ha illustrato la situazione del nucleo siciliano che si è trovato “vittima” di una serie di circostanze involontarie. Una situazione però ormai sempre più comune. La storia vede come protagonista una coppia di Catania, arrivata a una soglia di sovraindebitamento insostenibile. Il “capofamiglia”, impiegato presso il Comune di Catania, è l’unico percettore di reddito, non sufficiente però a far fronte a tutte le esigenze. Nel 2008, una malattia oncologica comporta notevoli esborsi di denaro per far fronte alle cure. Nel 2012, il figlio perde il lavoro e necessita di aiuto economico e materiale. Nel 2013, nasce il primo nipote. Il piccolo ha una grave forma di autismo e i trattamenti terapeutici comportano spese ingenti da parte dei ricorrenti. Nel 2015, il figlio degli istanti, dopo lo sfratto, è costretto a traslocare presso la residenza dei genitori, andando a gravare sulla già precaria situazione. I coniugi cercano di far fronte soprattutto alle spese per le cure del nipote e acquistano un’autovettura per effettuare le trasferte necessarie presso strutture dotate di camere iperbariche.
Nel 2019, a causa del dissesto finanziario del Comune di Catania, l’unico stipendio percepito in famiglia non viene versato regolarmente per mesi. Da ultimo, nel 2020, la nascita di un secondo nipote. Un evento felice ma che si traduce anche in un ulteriore aggravio delle spese del nucleo.
In tale situazione, i coniugi, per farsi carico di tutto, ricorrono al credito, con l’accensione di finanziamenti necessari ad affrontare e sostenere le ingenti spese di mantenimento e cura dei familiari a carico. Un credito però sempre più difficile da gestire. Una situazione che rischiava di finire in tragedia ma che, fortunatamente, ha trovato la giusta soluzione grazie all’esperienza dei professionisti che operano all’interno di legge3.it e della decisione del Tribunale di Catania.
“Quando si inizia la discesa verso l’indebitamento – ha spiegato Gianamario Bertollo – non è facile imboccare la strada giusta. Nella maggior parte dei casi, si continua a chiedere prestiti, accumulando sempre nuovi debiti. Per fortuna, però, la legge 3 del 2012 mette a disposizione degli indebitati la possibilità di valutare piani di rientro sostenibili, stralciandone una parte, anche importante. Questa è la strada che ha scelto questa famiglia, che oggi, dopo anni di incubo, può tornare finalmente a fare progetti per il futuro e vivere la propria vita con serenità”.