Il debutto del Pride a Enna sarà tappa storica - QdS

Il debutto del Pride a Enna sarà tappa storica

Elisa Saccullo

Il debutto del Pride a Enna sarà tappa storica

Elisa Saccullo  |
sabato 11 Maggio 2024

Il prossimo 1 giugno il capoluogo di provincia ospiterà per la prima volta la manifestazione promossa dal circolo Arci Petra a cui hanno già aderito, tra gli altri, anche le associazioni studentesche e universitarie

ENNA – Per la prima volta il capoluogo ospiterà il Pride il prossimo 1° giugno 2024. La manifestazione è stata promossa dal circolo Arci Petra di Enna ed è stata in seguito sposata, dopo un’assemblea di lancio lo scorso 20 aprile, dalle associazioni studentesche e universitarie FdS, Koinè e Kampus e dalle altre associazioni Garage, Mondooperaio, Bedda Radio e Anpi insieme ad alcuni esercizi commerciali, coinvolti per la festa e per gli Aperipride.

Il primo Pride di Enna

Una giornata, quella del 1° giugno, destinata a rimanere impressa nei cuori e nelle menti della comunità di Enna e di tutta la Sicilia, poiché segnerà una tappa storica di celebrazione e cambiamento: il primo Pride della città. Questo evento inaugurerà una serie di iniziative mirate a promuovere l’inclusività, l’affettività e la celebrazione dell’amore in tutte le sue forme. Sarà il Pride di Enna a rappresentare il fulcro di questo evento, un corteo vibrante e colorato che si muoverà dal Castello di Lombardia e attraverserà le strade del centro, unendo le persone in un’unica voce di accettazione e rispetto. Il corteo culminerà in un sit-in dedicato all’affettività e all’inclusività, offrendo un’opportunità unica per celebrare le diversità e promuovere un messaggio di apertura e tolleranza con testimonianze e racconti.

Ma il Pride è solo l’inizio di un movimento più grande

Prima del 1° giugno, sono in programma due assemblee pubbliche, durante le quali il gruppo che organizza l’Enna Pride continuerà a collaborare con associazioni e singoli che hanno già abbracciato il progetto, mentre l’appello è di richiamo a chi volesse dare il proprio contributo unendosi agli organizzatori. Le assemblee saranno dei veri e propri forum di discussione e di inclusione, dove le voci di ognuno saranno ascoltate e valorizzate. Inoltre, saranno organizzati due eventi di Aperipride, aperitivi di socializzazione e sostegno all’organizzazione del Pride, uno ad Enna Bassa e uno ad Enna Alta, per offrire momenti informali di incontro e condivisione. La cultura avrà anche il suo spazio con letture e proiezioni che approfondiranno i temi dell’affettività e dell’inclusività, alimentando la riflessione e il dialogo. La prima data confermata è quella del 18 maggio presso Al Kenisa, della seconda, che dovrebbe svolgersi nella sede di Mondoperaio, non si conosce ancora la data.

L’impegno per un futuro più inclusivo

Ma l’impegno per un futuro più inclusivo e accogliente non si esaurirà con il Pride di Enna. L’obiettivo è quello di mantenere viva la discussione e l’azione, lavorando insieme per una società migliore nell’idea che ogni passo verso l’inclusività porti con sé una luce che illumina il cammino di tutte le persone. L’invito è certamente rivolto a ennesi, siciliani e non affinchè si uniscano a questa manifestazione.

Per far ciò è stato anche avviato il crowdfounding, attraverso Facebook e Linktree. Donare è semplice, basta seguire le istruzioni pubblicate sul pagine social dell’Enna Pride.

“L’idea di organizzare per la prima volta il Pride a Enna – hanno dichiarato gli organizzatori – nasce dalla percezione di un fenomeno sommerso che, forse ancora più sensibilmente di altri, risente negativamente della strutturale mancanza, nei nostri contesti, di spazi di condivisione ed espressione adeguati. L’intenzione del circolo Arci Petra – hanno continuato – è quella di raccogliere le esperienze e facilitare l’aggregazione di sensibilità diverse. Lo scopo è quello di avviare un processo autogestito che nel tempo sia legato non soltanto un evento-simbolo che, pure nel generale ritardo, anzi nella totale assenza di formule di attenzione e ascolto, assume nel nostro territorio una particolare significazione, ma soprattutto dia vita a un presidio permanente di ascolto e confronto da attuarsi nelle forme più varie e aperte possibili”.

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