L’Amministrazione comunale di Taormina ha varato nuovi e più stringenti provvedimenti per salvaguardare l’immagine della città, ma restano dubbi legati a controlli ed eventuali sanzioni
TAORMINA (ME) – A un anno dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento sui suoli pubblici, arriva un’altra stretta da parte del Comune nei confronti delle attività commerciali, relativa all’esposizione delle merci sulle strade.
Vietato esporre merce sulle pareti esterne dei negozi
“È severamente vietato collocare sulla pubblica via qualsiasi genere di manufatto, così come esporre merce varia sui muri del prospetto delle attività commerciali”. Recita così un’ordinanza (n. 58 del 14 aprile) firmata dal dirigente d’area per le Attività produttive, che ha reso praticamente immediato il divieto e ha obbligato gli operatori economici interessati a rimuovere le merci esposte sulle pareti esterne dei propri negozi. Per i trasgressori della nuova regola, è prevista una sanzione amministrativa di 250 euro, mentre ai recidivi verrà applicata la sospensione dell’attività per due giorni.
Una scelta netta, e per certi versi storica nella capitale del turismo siciliano, dove si era abituati a passeggiare tra caratteristici bazar, soprattutto nelle vie limitrofe al corso principale, dove alcune botteghe locali continuano a sopravvivere alle grandi ed eleganti firme che si sono sostituite ai vecchi souvenir. La decisione, dettata dall’Amministrazione del sindaco Mario Bolognari, si inserisce nel solco di altri provvedimenti già presi in funzione della cosiddetta Operazione decoro urbano. Già nel 2018, infatti, il primo cittadino aveva diramato una nota rivolta alla Polizia locali e ai dirigenti comunali, invitandoli ad attivarsi per contribuire a mantenere una “fisionomia ordinata e un aspetto decoroso” del paese. La caccia, in particolare, riguardava i venditori ambulanti, abituati ad assalire le vie centro storico dando noia ai turisti, e contribuendo a mettere in disordine le strade a danno dei commercianti. “Forme di attività non compatibili con Taormina”, aveva detto Bolognari, riferendosi anche a cantanti, suonatori e ballerini la cui presenza, diceva, “entra in conflitto con la bellezza dei luoghi e le architetture di pregio”.
Anche il Regolamento dei suoli pubblici, approvato nella primavera del 2021 dopo vent’anni di vuoto normativo, era stato studiato proprio dando grande spazio al decoro urbano. Oltre a vietare ad esempio, il rilascio di nuove concessioni lungo il corso Umberto, nella via Teatro Greco, e in prossimità di altri siti archeologici o palazzi storici, fissando il tetto massimo della durata a soli tre anni, si era deciso di stabilire regole chiare anche sulla scelta di arredi e colori. Sul suolo pubblico taorminese sono ammessi infatti, solo tavoli, sedie e ombrelloni di colore ecrù, e senza scritte pubblicitarie, mentre le varie componenti di arredo possono essere solo di legno, pietra lavica ceramizzata o rattan, e di colore beige, nocciola, canna di fucile o antracite. L’amministrazione inoltre, aveva detto basta alla figura dei cosiddetti “buttadentro”, ovvero gli avventori appositamente impiegati dalle attività, soprattutto dai ristoranti, solo con lo scopo di posizionarsi all’ingresso e attirare l’attenzione per accaparrarsi il cliente.
Le regole ci sono, difficile metterle in pratica
Insomma le regole, chiare, severe e precise, ci sono. Più difficile, da sempre, è metterle in pratica. Se gli ultimi due anni di pandemia, tra lockdown e calo dei viaggiatori, hanno contribuito a calmierare la situazione, certamente non si può dire che il decoro nel centro storico di Taormina scoppi di salute. Proprio in questi giorni, con il gradito ritorno dei turisti quasi ai livelli pre-pandemia, possiamo notare infatti che nelle vie del centro continuano a posizionarsi indisturbati alcuni venditori ambulanti non autorizzati, così come è facile vedere che i tavolini di alcuni bar o ristoranti vanno ben oltre lo spazio pubblico consentito. Peccato i vigili urbani in servizio si contino ormai sul palmo di una mano, rendendo di fatto impossibili i controlli e l’applicazione delle sanzioni.
Twitter: @MassimoMobilia