Il provvedimento è volto alla creazione di una scuola che possa essere al servizio di ogni studente, per garantire l'eguaglianza.
Venerdì 24 maggio 2024 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto scuola 2024. Qualche mese fa era stato già approvato il disegno di legge, con lo stesso contenuto, il quale però non ha valore normativo fin quando non diviene legge con l’approvazione da parte della Camera e del Senato.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Decreto scuola 2024: le parole del ministro Valditara
“Il provvedimento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri su nostra proposta – dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – rappresenta una pietra miliare nella politica del governo per una vera eguaglianza di tutti gli studenti. Per gli stranieri il nostro obiettivo è consentire a ciascuno di avere una adeguata conoscenza della lingua italiana, primo, fondamentale passo per una reale inclusione. Nelle classi dove gli studenti di origini straniere, e che abbiano importanti carenze nella conoscenza della lingua, siano uguali o superiori al 20%, dal 2025 arriverà un docente adeguatamente formato che affiancherà con lezioni di potenziamento il lavoro di classe. Già da settembre, intanto, le scuole potranno organizzare corsi aggiuntivi extracurricolari di potenziamento grazie a fondi ad hoc del PON”.
“Il decreto – prosegue il Ministro – costituisce, al tempo stesso, un passaggio di tutto rilievo per una più efficiente impostazione dell’attività di sostegno didattico degli studenti con disabilità. Puntiamo ad ampliare l’organico dei docenti di sostegno specializzati e, insieme, a garantire la continuità didattica ai ragazzi anche nel caso di docenti non di ruolo. Misure concrete, ispirate al criterio del ‘fare’, per una scuola che sia realmente costituzionale, al servizio di ogni studente”.
Le novità del decreto scuola 2024
Le novità apportate dal decreto legge n°82 del 24 maggio 2024 sul fronte scuola sono diverse: tra queste, l’interesse verso gli alunni stranieri, delle specifiche sul sostegno e la valutazione dei dirigenti scolastici.
Studenti stranieri
Il nuovo decreto scuola 2024 prevede delle disposizioni per favorire l’integrazione degli studenti stranieri, attraverso attività di potenziamento concretamente messe a disposizione delle scuole. Le misure sono rivolte a quegli alunni stranieri che non possiedono un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana come lingua di comunicazione e dunque anche di studio, e che mantengono gravi deficit di conoscenza della lingua nel percorso successivo. Già dal prossimo anno scolastico sarà possibile per le scuole accedere a specifici progetti PON volti ad assicurare il potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana. Inoltre, potrà essere avviato un percorso che porterà ad introdurre un docente con una formazione ad hoc. Questo per le classi con un numero di studenti stranieri neoarrivati in Italia, e con deficit nella lingua, pari o superiore al 20%.
Rafforzamento del sostegno
Il decreto scuola 2034 contiene un “pacchetto” di misure rivolte ad assicurare una assistenza sempre più qualificata dei docenti di sostegno agli alunni con disabilità. Tra queste, l’introduzione di una nuova offerta formativa di specializzazione sul sostegno, erogata da INDIRE (ente pubblico di ricerca già deputato alla formazione del personale della scuola), rivolta ai docenti “precari”, che da anni già svolgono questo ruolo, per quanto privi di specializzazione.
Alla questione si lega anche la risoluzione del contenzioso riguardante i titoli esteri: si prevede che i circa 11mila soggetti con istanza di riconoscimento o contenzioso pendente possano accedere a percorsi di specializzazione “ad hoc”, sempre erogati da INDIRE. Infine, per garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno, si prevede la possibilità, su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, di ottenere la conferma del docente in servizio nel precedente anno scolastico, previa valutazione da parte del dirigente scolastico.
Valutazione dei dirigenti scolastici
Il decreto scuola 2024 introduce un nuovo modello di valutazione per i dirigenti scolastici, in grado di misurare la loro attività sulla base di parametri di merito. Con la disposizione proposta si garantisce un’oggettiva e trasparente valutazione delle performance individuali sulla base di obiettivi definiti e misurabili, consentendo il riconoscimento della retribuzione di risultato in base al raggiungimento degli obiettivi assegnati.
In merito alla questione dirigenti scolastici, il decreto introduce una norma transitoria, valevole solo per il prossimo anno scolastico. Per regolare la mobilità dei dirigenti scolastici, si prevede di innalzare al massimo, cioè al 100%, la percentuale di posti disponibili.