Congedi e bonus baby-sitter anche per partite Iva, ecco come fare - QdS

Congedi e bonus baby-sitter anche per partite Iva, ecco come fare

Ivana Zimbone

Congedi e bonus baby-sitter anche per partite Iva, ecco come fare

martedì 16 Marzo 2021

Il decreto Sostegni include anche i possessori partita Iva tra i beneficiari del bonus baby-sitting. Ma potranno essere accettate le richieste entro il limite di spesa massimo.

Il decreto Sostegni ha messo in campo circa 282 milioni di euro per aiutare le famiglie con i figli in Dad. Congedo parentale, smart working e bonus baby-sitter sono alcune delle possibilità di scelta per i genitori lavoratori (questa volta anche autonomi con partita Iva e non solo dipendenti). Ecco a chi spettano e come richiederli.

SCARICA QUI IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO

Congedo parentale, smart working e sospensione attività lavorativa

I congedi parentali possono essere retroattivi (dalla data del 1° gennaio 2021) e possono essere richiesti dai lavoratori dipendenti con figli conviventi minori fino ai 16 anni di età. Nel caso in cui il minore abbia fino a 14 anni, i genitori percepiranno la retribuzione al 50%; nel caso in cui abbia dai 14 ai 16 anni di età, i genitori non percepiranno alcuna retribuzione o indennità, “né – come si legge sul testo del decreto – riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro”.

Il periodo di congedo per il quale le famiglie potranno fare richiesta, corrisponde alla durata intera (o parziale) della didattica a distanza, dell’infezione dal Covid-19 del figlio e/o della sua quarantena disposta dall’ASL di competenza.
In alternativa al congedo, è possibile richiedere lo smart working. Se la prestazione non si presta al lavoro agile, allora il Governo può concedere a uno dei genitori di figli minori 14 anni la sospensione dell’attività lavorativa per il periodo interessato.

Bonus baby-sitter per partite Iva

Il decreto Sostegni ha introdotto il bonus baby-sitter del valore massimo di 100 euro a settimana per il personale sanitario, le forze dell’ordine e le partite Iva. Ma è possibile che altre categorie possano rientrare a breve tra i possibili richiedenti.

Il bonus baby-sitter potrà essere richiesto tramite l’Inps – che stabilirà le modalità operative – soltanto se l’altro genitore non beneficia di congedo parentale o altre agevolazioni (“salvo che sia genitore anche di altri figli minori di anni quattordici avuti da altri soggetti che non stiano fruendo di alcuna delle misure”).
L’Istituto monitorerà le richieste e, una volta raggiunto il limite di spesa, non potrà prendere in considerazione ulteriori domande.

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