Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, il primo cittadino di Catania si attiva per restituire "spazi comuni" alla comunità e con la comunità. Ecco il post su Facebook.
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, si schiera contro il degrado e l’illegalità dilaganti nei pressi di piazza Federico di Svevia, a due passi dal meraviglioso Castello Ursino.
Il primo cittadino, a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini ricevute negli scorsi giorni, ha deciso di avviare un’iniziativa dal nome “Io ci sono”. Sabato, alle 17.30, i cittadini che vorranno aderire si ritroveranno proprio davanti al monumento simbolo di Catania per procedere alla pulizia dell’area. Un piccolo gesto, ma significativo per il benessere del capoluogo etneo.
Ecco il post del sindaco con tutti i dettagli.
“Io ci sono” contro il degrado vicino al Castello Ursino a Catania
“Nei giorni scorsi, rispetto a alcune situazioni di degrado e illegalità riscontrate in piazza Federico di Svevia, ho proposto che ‘la città delle regole si schieri insieme‘, riappropriandosi di spazi comuni che non possono costituire terreno di conquista per pratiche illecite. Insomma, un modo di concepire l’impegno civico che, dalla sola declamazione, passi alla concreta attuazione”, si legge nel post su Facebook di Trantino.
“Sono giunti numerosi messaggi di sostegno e di disponibilità, manifestati con la frase ‘io ci sono’. Sabato è il momento di metterci alla prova. Ci vedremo alle 17.30 innanzi al Castello Ursino per provvedere alla pulizia del fossato (penseremo noi del Comune a portare guanti e sacchi per i rifiuti), stare insieme, chiacchierare e poi goderci, alle 19.15, uno spettacolo di danza verticale della compagnia Retouramont, che esalta il gioco tra corpi, natura e architettura. Io, assistito da una pattuglia, verificherò che tutt’intorno siano impediti quei fenomeni che danno tanto fastidio a chi desidera una città normale”.
“In attesa della sospirata pedonalizzazione di tutta la piazza, l’iniziativa assume valore simbolico: una dimostrazione di appartenenza, una testimonianza di fierezza civica. Certo, ci saranno quelli che al momento in cui saremo andati via, il giorno dopo, la settimana successiva (visto che non potremo farlo continuativamente), si concentreranno sulla ripresa dei fenomeni di inciviltà, screditeranno l’iniziativa, insulteranno per la mancanza di controlli delle forze dell’ordine (se io riuscirò a fare assegnare a Catania le risorse di polizia locale che ho chiesto, per l’iter di assunzione passa almeno un anno). Ma ne vale la pena esaltare quel che non va per avere un po’ di like, e così alimentare la condizione di rassegnazione di molti nostri concittadini? O, per combattere il degrado, dovremmo cominciare a agire?”.
“La forza di una comunità – da quella giapponese dopo l’incidente nucleare di Fukushima, a quella emiliana dopo l’alluvione – si misura dalla capacità di reagire insieme contro le avversità. Stare dalla stessa parte, non significa aiutare me. Significa amare Catania. Proviamoci”.
Immagine di repertorio