Nuovo possibile colpo di scena nelle indagini sul delitto di Garlasco. Giuseppe Sempio, il padre di Andrea, è indagato con l’accusa di corruzione dalla Procura di Brescia nell’inchiesta che cerca di far luce sull’omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007.
“Alcuni elementi trovati durante la perquisizione dell’abitazione avvenuta lo scorso 26 settembre e un altro insieme di cose ci fanno ritenere che, se c’è stato un passaggio di denaro, lo ha orchestrato lui”. Questa la scelta odierna di iscrivere il suo nome nel registro degli indagati.
Delitto di Garlasco, per la Procura il padre di Sempio ebbe ruolo su corruzione
Per la Procura sarebbe stato Giuseppe Sempio ad avere un ruolo nella presunta corruzione dell’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti che nel 2017 chiese rapidamente l’archiviazione del figlio Andrea, ora nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi.
Oltre al famoso biglietto scritto a mano trovato in casa del 37enne, ci sarebbero anche altri elementi contro il nuovo indagato. Giuseppe Sempio ha sempre sostenuto che i soldi di cui si parla in alcune intercettazioni sono serviti per pagare in contanti (e senza ricevuta) il vecchio pool difensivo.
I legali smentiscono: “Nessuna notifica ricevuta”
Tuttavia – secondo quanto riporta RaiNews – i legali smentiscono e dicono di non aver ricevuto la notifica di alcun atto. Nasce quindi un giallo.
Delitto di Garlasco, forti sospetti sull’arma del delitto
Questi nuovi dettagli sul delitto di Garlasco, si aggiungono a quelli di pochi giorni fa. Come emerso infatti, dopo il possibile orario diverso da ciò che era stato comunicato emergono altri particolari sull’omicidio. Adesso infatti, si ragiona sull’arma del delitto.
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Secondo le indagini, un piccolo Baby Tonfa metallico potrebbe essere compatibile con la ferita riscontrata sulla tempia di Chiara Poggi. Potrebbe dunque essere questa l’arma utilizzata dall’autore dell’aggressione per uccidere Chiara Poggi? Secondo quanto dichiarato dalla professoressa di Medicina Legale Luisa Regimenti ai microfoni del giornale Il Tempo, con ogni probabilità “l’arma è compatibile con un foro trovato sulla tempia del cadavere durante l’autopsia”.
“In questi mesi mi sono interrogata a lungo per capire cosa avesse provocato quel foro sulla tempia della povera Chiara. Le caratteristiche della lesione, poco profonda e rotondeggiante, mi hanno spinto ad approfondire. Così ho osservato le abitudini dell’unico indagato per il delitto di Garlasco, Andrea Sempio, e sono stata molto incuriosita dal fatto che praticasse il Krav Maga”.

