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NOMI | Delitto Mattarella, i killer sono due boss ergastolani

NOMI | Delitto Mattarella, i killer sono due boss ergastolani

Redazione  |
domenica 05 Gennaio 2025

I nomi dei due assassini del fratello del Capo di Stato, ucciso il 6 gennaio 1980 a Palermo

Dopo 45 anni dall’omicidio di Piersanti Mattarella nelle ultime ore si è aperta una pista che conduce agli esecutori materiali dell’omicidio del Presidente della Regione Sicilia. La Cupola di Cosa Nostra ordinò l’esecuzione, compiuta materialmente da Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese. A svelarlo è Repubblica.

Delitto Mattarella, i nomi: Madonia e Lucchese i due killer

Il 6 gennaio 1980 moriva a Palermo il Presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, brutalmente ucciso da Cosa Nostra. Dopo 45 anni, le indagini hanno portato a svelare i nomi degli assassini dell’ex esponente della Democrazia Cristiana. L’operazione, secondo quanto riporta Repubblica è stata compiuta da Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese.

Secondo le ricostruzioni riportate sul quotidiano, Lucchese era alla guida dell’auto utilizzata per eseguire l’assassinio e sarebbe stato Madonia a sparare i sei colpi fatali a Mattarella. Entrambi all’epoca avevano 20 anni ed erano in piena ascesa nelle rispettive famiglia mafiose. Oggi, i due sono detenuti e condannati all’ergastolo e stanno scontando la pena da oltre 30 anni.

Le nuove rivelazioni sull’assassinio di Mattarella

45 anni fa, il 6 gennaio 1980, a Palermo moriva Piersanti Mattarella, Presidente della Regione siciliana e fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Fino ad oggi sono stati condannati solo i mandanti, ovvero i componenti della Cupola di Cosa nostra, mentre sono stati assolti Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini.

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I due erano finiti sotto inchiesta con l’accusa di essere i killer di Mattarella. Ad ipotizzarlo era stato il giudice Giovanni Falcone che indagò sulla morte del governatore. L’assassino stesso del Presidente della Regione è a volto scoperto e visto da 5 testimoni. Dopo 45 anni la Procura di Palermo ha accolto nuove rivelazioni, dati e riscontri che rafforzano il quadro dell’accusa nei confronti dei nuovi indagati nell’omicidio di Mattarella.

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