L'intero Paese chiede a gran voce giustizia e verità. All'appello di mamma Piera Maggio si accoda anche l'onorevole Lo Curto: "Tocca all'anonimo farsi avanti senza timore per avere certezze"
“Nella triste vicenda di Denise Pipitone, l’anonimo testimone che dopo diciassette anni ha voluto manifestarsi con una lettera inviata al legale della famiglia e alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto” deve trovare il coraggio di dire tutto quello che sa e di farlo aiutando gli inquirenti e i familiari che vivono un supplizio da troppo tempo.
Un testimone non deve avere paura, soprattutto quando una vicenda oscura coinvolge una bambina scomparsa. Quando un reato colpisce l’infanzia ha i tratti gravissimi dell’efferatezza contro un soggetto indifeso. Se il testimone sa, parli e metta fine a uno strazio insopportabile. Glielo chiedo da madre e da donna delle istituzioni. È indispensabile fare chiarezza su ciò che è avvenuto e se c’è una luce in fondo al tunnel è ora di accendere i riflettori per conoscere la verità. L’avvocato della famiglia Pipitone ha ritenuto credibile il testimone, ora tocca a costui farsi avanti senza timore, senza più indugi per mettere un punto a questa triste storia e avere certezze”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.