Le indagini sul caso di Denise Pipitone – scomparsa all’età di 4 anni a Mazara del Vallo, il 1° settembre del 2004 – sono ormai ufficialmente riaperte. A distanza di 17 anni, è avvenuto il primo sopralluogo nella casa in cui – con le figlie – abitava Anna Corona (CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO), madre della sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, imputata per sequestro di persona e assolta nei tre gradi di giudizio per insufficienza di prove. Adesso i consulenti di parte civile lavorano su nuove intercettazioni. E si cerca di capire ancora chi sia quella donna ripresa a Milano, a poche settimane dalla scomparsa della bambina, in compagnia di “Danàse”.
Il giallo sulla scomparsa di Denise Pipitone ruota attorno a misteriose telefonate e intercettazioni. Le telefonate ricevute dal padre naturale della bambina, Pietro Pulizzi (CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO). E ancora quelle partite dal magazzino di via Rieti, in uso al fidanzato dell’amica di Anna Corona, Loredana Genna (CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO). E quelle intercorse tra Jessica Pulizzi e l’allora fidanzato Gaspare Ghaleb, che disconfermano le dichiarazioni fornite dai due ragazzi agli inquirenti.
Poi, ci sono i tantissimi contatti tra Anna Corona e Stefania Letterato – fidanzata e poi moglie del commissario capo di Mazara del Vallo – prima del 1° settembre del 2004, che testimoniano la loro amicizia poi interrotta a seguito dell’accaduto e che suffragano i sospetti di favoreggiamento a carico di alcuni membri delle forze dell’ordine (CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO).
E pure una telefonata che la signora Corona fa all’amico Salvatore, invitandolo a non fare domande, a non chiamarla e a consultare i giornali per comprenderne la motivazione, aggiungendo di aver subìto un lungo interrogatorio da parte dei carabinieri (CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO).
Nelle scorse settimane sono stati diffusi i contenuti di intercettazioni che, già allora, avrebbero potuto rilevarsi utili per la risoluzione del caso.
Quelle registrate nella stazione di polizia in cui furono convocati Anna Corona, Jessica Pulizzi e Gaspare Ghaleb (LEGGI QUI PER MAGGIORI INFO). Ma anche quelle registrate sullo scooter di Jessica (LEGGI QUI PER MAGGIORI INFO).
Adesso si lavora su nuove intercettazioni di cui non è stato ancora reso pubblico il contenuto. A farlo sapere è Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone. L’avvocato, intervenendo ieri a Italia Sì, ha detto: “Stiamo lavorando su nuove intercettazioni che riteniamo estremamente importanti, mai entrate nel precedente dibattimento“.
“Quello che stanno facendo i nostri consulenti è un lavoro complementare a quello che la Procura sta svolgendo nella segretezza dell’inchiesta”, ha aggiunto il legale. Rispetto alle indagini già svolte, “le piste sono state battute tutte fin dall’inizio, ma ci sono tanti punti ancora opachi, come la bambina avvistata a Milano il 18 ottobre 2004“, la piccola che la nomade chiamava Danàs (CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO). Sono “davvero milioni gli italiani che stanno cercando di identificare e trovare almeno la nomade – ha sottolineato Frazzitta -. Ringrazio tutti anche a nome di Piera Maggio”.
Del video registrato a Milano da una guardia giurata si è tornato a parlare anche nei giorni scorsi, quando anche Maria Angioni – il pm che si occupò per primo del caso – ha dichiarato pubblicamente che possa effettivamente aver ripreso Denise (LEGGI QUI PER MAGGIORI INFO).
Venerdì mattina, su canale 5, è stata resa nota l’ipotesi che la donna avvistata in compagnia di “Danàs” sia la stessa ad aver telefonato, il 14 gennaio 2005, Pietro Pulizzi. Gli accertamenti svolti nel campo nomadi in cui risiedeva non hanno portato ad alcun risultato, ma hanno fatto sorgere quantomeno dei dubbi. Perché nella rubrica del telefonino in suo uso era registrato il numero del papà naturale di Denise Pipitone?
Tony Di Piazza, imprenditore italo-americano, ha offerto la somma di 50 mila euro a chiunque darà informazioni utili alla risoluzione del caso. Un incentivo per rompere il muro del silenzio a Mazara del Vallo, ai quali cittadini mamma Piera rivolge continuamente disperati appelli: “Chi sa, parli ora, apra il cuore”, ha detto fino ai giorni scorsi.
Intanto Anna Corona ha dichiarato al programma televisivo Quarto Grado di non aver paura e di non aver alcuna responsabilità, ma di essere dalla parte di Piera Maggio e di desiderare la verità. Ha ribadito di trovarsi a lavoro il 1° settembre del 2004.
Ma alla sua versione dei fatti non crede certamente la signora Maggio, che ha accusato la donna di una “finta solidarietà”. Sappiamo infatti che la madre di Denise ha da subito comunicato gli inquirenti tutti i suoi sospetti sulla signora Corona e sulla figlia Jessica, i cui alibi sembrano vacillare (LEGGI QUI PER MAGGIORI INFO).