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Denise Pipitone e il mistero della ragazza rumena: la prova del Dna

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Denise Pipitone e il mistero della ragazza rumena: la prova del Dna

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martedì 03 Maggio 2022

Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, ha reso noto che sono stati effettuati gli accertamenti su una rom che era finita al centro della vicenda

Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, ha reso noto che sono stati effettuati gli accertamenti su una rom che era finita al centro della vicenda dopo che la trasmissione televisiva “Storie Italiane” aveva trasmesso un video in cui si vedevano due amiche.

Denise e la ragazza rumena

Una ragazza pronuncia la frase “la chiamano Denisa” e il ragazzo, che si trovava in compagnia della giovane, la chiama “Denisa”.

Molti si sono chiesti come mai la chiamasse “Denisa”, dato che il suo nome è Antonia. La notizia adesso è ufficiale, quella ragazza non è Denise Pipitone, al di là di ogni ragionevole dubbio.

“Gli avvocati Giacomo Frazzitta e Ottavia Villini, a seguito delle diverse segnalazioni nel corso dell’ultimo anno pervenute a Piera Maggio e allo Studio dell’avvocato Frazzitta che indicavano tale Cerasela come la possibile Denise Pipitone, e nonostante vi fossero analoghe segnalazioni presso la Procura della Repubblica di Marsala inviate mediante formali esposti, diverse settimane orsono, su richiesta di Piera Maggio, che non aveva avuto risposta dalla Procura di Marsala, dell’istanza di conoscere se vi erano procedimenti in corso sul caso di Cerasela, hanno proceduto, attraverso una operazione internazionale, nell’ambito delle indagini difensive, a prelevare campioni di sostanza biologica alla signora Cerasela con il suo consenso, dopo averne localizzato la posizione nello Stato della Romania”, spiega Piera Maggio, che aggiunge: “In seguito con la collaborazione della genetista dottoressa Marina Baldi, si è proceduto nelle giornate di sabato 30 aprile e lunedi 2 maggio al campionamento e alla comparazione delle sostanze biologiche prelevate alla signora Cerasela con il DNA di Piera Maggio e di Pietro Pulizzi, madre e padre di Denise Pipitone; comparazione che ha dato esito negativo”.

Denise, il mistero di Infante

«I giudici indagano chi Denise l’ha cercata con tutte le forze. Giornalisti, ex pm, e non solo… Se qualcuno pensa che sia sufficiente per fermarci sbaglia. Continueremo a cercare Denise. Entro la fine della settimana avremo comunque risposte anche sulla Commissione di inchiesta. Denise va cercata, non archiviata».

Lo scrive su Instagram il giornalista Milo Infante, conduttore della trasmissione di Rai2 «Ore 14», affermando di essere indagato dalla procura di Marsala nell’ambito di uno dei filoni d’inchiesta sul rapimento di Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. Da tempo Infante si occupa del caso.

La procura smentisce Infante

La Procura di Marsala smentisce che il giornalista Milo Infante sia indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone

La Procura di Marsala, inoltre, precisa di non aver mai inviato alcuna comunicazione giudiziaria a Infante. La notizia dell’indagine nei suoi confronti è stata data dallo stesso giornalista su Instagram lo scorso 16 marzo e ripresa oggi da alcuni siti che parlano di inchiesta «nell’ambito della scomparsa di Denise». Secondo quanto si apprende Infante sarebbe in realtà indagato dai pm di Caltanissetta per diffamazione.

Piera Maggio non si arrende

La mamma di Denise, Piera Maggio, non si arrende. Qualche giorno fa aveva scritto su Facebook un messaggio: “Coloro che hanno rapito Denise, hanno eluso la giustizia italiana. Alcuni ci sono caduti in pieno inconsapevolmente, altri per volontà propria e altrui. Tutto questo rimarrà una vergogna indelebile nella memoria di molti italiani. È dura, ma andremo avanti nella ricerca della verità e giustizia per Denise, come abbiamo sempre fatto”.

Kevin, il fratello di Denise: “Mia madre martoriata, ma è una donna forte”

Kevin Pipitone, fratello di Denise, ha raccontato come mamma Piera abbia passato un vero inferno in questi anni, ma di come la sua forze l’abbia salvata dal baratro. E riferendosi a Piero Pulizzi si dice “felice che questa persona stia con lei”.

Mamma è una donna molto forte – ha detto -, ma lui riesce sempre a starle dietro, a risolvere i problemi e questo non è facile (…). Se mi ricordo di mia mamma all’inizio delle indagini, all’inizio del sequestro di Denise, la vedo molto come una persona deperita, stanca, martoriata. Si vedeva, si vedeva proprio. Negli anni si è quasi creata una corazza, fondamentalmente la gente la vede sempre apparire perché ha questo orgoglio da vendere”.

Ma dietro alla corazza, tanta sofferenza: “La si vede sempre forte, impenetrabile, ma in realtà soffre, soffre tanto quando la gente parla – ha continuato -. soffre tanto quando qualcuno dice qualcosa che non dovrebbe dire perché non conosce tutti i fatti, soffre tanto però lei non la dà vinta a nessuno”.

Kevin ha raccontato pure il suo rapporto con il padre Toni Pipitone e il dramma vissuto a ogni segnalazione che ha portato mamma Piera in giro per il mondo senza mai riuscire a trovare il volto della sua bambina.

I dubbi e le intercettazioni

Nella puntata ripresi tutti i movimenti di Anna Corona e delle figlie Jessica e Alice durante quella mattina. E i dubbi sulle loro dichiarazioni e sulle intercettazioni ambientali avvenute a più riprese.

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