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Dentro la base americana di Sigonella, la speranza negli occhi dei bambini afghani

Dentro la base americana di Sigonella, la speranza negli occhi dei bambini afghani

Nel sito militare arrivate circa quattromila persone che via via partono alla volta degli Usa. Il comandante Kevin Pickard: “Bimbi arrivati con vestiti laceri, senza scarpe”

di Gianluca Virgillito

CATANIA – Un microcosmo colmo di speranze rinnovate e fiducia nel futuro si cela dietro le mura della base Nas 2 (Naval air station) di Sigonella. Sono arrivati fino ad oggi sul posto circa quattromila afghani che sognano una vita migliore e un futuro più roseo rispetto agli spaccati di una terra martoriata da una guerra che ha consegnato al mondo immagini crude e tristi.

Sono state allestite per queste persone aree per eventuali visite mediche, tendoni per la preghiera e ampi spazi per i più piccoli, per socializzare. Una organizzazione meticolosa e messa in piedi con grande celerità, vista l’emergenza. Uomini e donne di tutte le età, tra cui due minori non accompagnati, attendono nella base il proprio turno per volare verso nuovi orizzonti, alcuni di loro sono già partiti: ieri circa…        Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link

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