Depressione, la stimolazione magnetica transcranica terapia efficace - QdS

Depressione, la stimolazione magnetica transcranica terapia efficace

Depressione, la stimolazione magnetica transcranica terapia efficace

martedì 10 Ottobre 2023
ROMA (ITALPRESS) – In un’intervista al Corriere della Sera, Fedez ha rivelato di aver sofferto di depressione acuta e attacco ipomaniacale e di essere attualmente in trattamento con stimolazione magnetica transcranica (TMS). Ma in cosa consiste questa terapia e per quali patologie è indicata? “La Tms – spiega Graziella Madeo, direttrice dell’Unità di Neuromodulazione e Ricerca Clinica del centro specializzato Brain&Care con sede a Milano, Rimini e Torino – non è certo un elettro-shock, come si potrebbe erroneamente essere portati a credere. Tutt’altro: è una tecnica assolutamente non invasiva messa a punto nel 1985 e che quindi si conosce e si utilizza ormai da quasi 40 anni. Consente di modulare l’attività cerebrale tramite impulsi elettromagnetici, che a determinate frequenze possono potenziare o ridurre (a seconda delle necessità del paziente) l’attività di una determinata area cerebrale”. “Per fare un esempio pratico, in questa azione di rimodulazione – prosegue l’esperta – i nostri neuroni possono reagire alla stimolazione producendo, a seconda dei casi, sostanze dagli effetti benefici quali dopamina, serotonina ed endorfine. Numerosi studi compiuti su questa tecnica hanno portato all’approvazione della stessa da parte delle autorità regolatorie americane ed europee”.
La TMS può essere indicata – comunque sempre inserita in un approccio terapeutico multidisciplinare – per contribuire alla cura di patologie “quali depressione maggiore resistente, disturbi d’ansia, dipendenza da sostanze d’abuso, disturbo ossessivo-compulsivo, tabagismo”, solo per fare alcuni esempi “ma ci sono evidenze di effetti positivi – afferma Madeo – anche nel trattamento di condizioni neurologiche quali morbo di Alzheimer, recupero post ictus, emicrania, morbo di Parkinson: insomma – conferma l’esperta – la sfera di applicazione della TMS nel corso degli anni si è molto ampliata”.
Non si tratta di una terapia dolorosa: “E’ un trattamento indolore e non invasivo. Consiste nel poggiare una bobina sullo scalpo del paziente in zone che corrispondono all’area cerebrale da trattare, con trattamenti che possono durare dai 3 ai 20 minuti a seconda dei casi, e per periodi che variano in base al disturbo su cui intervenire. Per esempio un trattamento riguardante la depressione generalmente richiede 4-6 settimane, più un periodo di mantenimento. Gli effetti collaterali sono ridotti, comunque assai minori di quelli potenzialmente prodotti dai farmaci impiegati nelle terapie convenzionali: può subentrare in pochi casi un lieve fastidio dopo le prime sedute, quali ad esempio una tenue cefalea, del tutto transitoria”.
Sull’efficacia della terapia: “Se prendiamo in esame la depressione, sappiamo che nel 50-70% dei casi si va incontro a cronicità – rileva Madeo – con scarsa risposta alle cosiddette terapie convenzionali. Studi di università prestigiose americane, per contro, indicano che con l’impiego della TMS nei casi di depressione severa si può ottenere fino a un 80% di remissione della sintomatologia. E’ dunque un valido strumento, ma attenzione: va inserito in percorsi multidisciplinari. Questa è la vera sfida attuale: dare vita a un approccio terapeutico sempre più integrato tra vari professionisti. Non dimentichiamo che i disturbi della salute mentale quali ansia, depressione e dipendenze coinvolgono varie sfere della vita di una persona. Serve quindi la neurologia, ma anche il monitoraggio clinico, la psicoterapia, l’attenzione alla salute complessiva e al benessere della persona che preveda una stretta integrazione con i sistemi di cura territoriali”.
Il 10 ottobre è la Giornata mondiale per la salute mentale, un tema di cui si parla ancora troppo poco, specie in relazione alle proporzioni sempre più preoccupanti dei disturbi diffusi nella popolazione: “Oggi – osserva Madeo – possiamo parlare di numeri simili a quelli di una pandemia silenziosa, causata da un insieme di condizioni che minano il benessere delle persone. Basti pensare che il 20% degli italiani ha avuto a che fare nel corso della sua vita con un disturbo afferente alla salute mentale, anche solo per quanto riguarda aspetti ansiosi, se non depressivi, o disturbi legati alla sfera alimentare. E’ quindi importante la divulgazione – ben venga anche la testimonianza di personaggi famosi – e la diffusione della conoscenza riguardo a trattamenti che possono avere effetti positivi ed efficaci. In linea generale si assiste a un incremento dei disturbi un pò in tutte le fasce d’età. Per quanto riguarda gli anziani – sottolinea – l’invecchiamento generale della popolazione porta allo sviluppo di patologie croniche che richiedono trattamento e supporto. Sulla fascia di popolazione adulta incidono sicuramente anche fattori esterni quali crisi economica, inflazione e bombardamento di notizie negative, quali ad esempio quelle sui conflitti in atto. Per quanto riguarda invece adolescenti e giovani, al tema dei disturbi alimentari e delle dipendenze classiche si aggiungono i rischi legati alla sfera digitale: l’utilizzo delle connessioni, dei device e dei social network è una grande e positiva opportunità, ma presenta rischi di dipendenza che non vanno sottovalutati, come ad esempio la difficoltà di operare un distacco efficace da ciò che è connessione a ciò che è vita reale, con comportamenti che possono sfociare in forme di dipendenza comportamentale”.
La Giornata dedicata alla salute mentale dev’essere, secondo Madeo, l’occasione per puntare i riflettori sulla “necessità di maggiori investimenti in questo campo, perchè ancora troppo poche sono le risorse stanziate rispetto alle dimensioni del fenomeno”. Non ultimo, “è il momento di ripensare seriamente i modelli sanitari sin qui attuati: servono modelli differenti, fondati in maniera sempre più decisa e convinta su due pilastri fondamentali che sono multidisciplinarietà e integrazione. Questi argomenti saranno i temi principali del congresso “Sinergie Cliniche e neuromodulazione: la Stimolazione Magnetica Transcranica nei percorsi clinici integrati” che abbiamo promosso e che si terrà a Milano il prossimo 18 novembre 2023 presso il Centro Congressi F.A. S.T”.

– foto ufficio stampa Studio Belive –
(ITALPRESS).

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