Depurazione ad Agrigento, consegnati lavori per quasi venti milioni di euro - QdS

Depurazione ad Agrigento, consegnati lavori per quasi venti milioni di euro

redazione

Depurazione ad Agrigento, consegnati lavori per quasi venti milioni di euro

sabato 21 Maggio 2022

L’obiettivo è fornire un sistema efficiente alla Città dei Templi e rispondere anche alla procedura d’infrazione 2004/2034 per il mancato adeguamento alla direttiva sulle acque reflue urbane

AGRIGENTO – La Struttura nazionale del commissario unico per la Depurazione ha consegnato i lavori per quasi venti milioni di euro destinati alla Città dei Templi. L’obiettivo è dare un efficiente sistema depurativo ad Agrigento e rispondere alla procedura d’infrazione 2004/2034, sulla quale l’Italia paga una sanzione economica per il mancato adeguamento alla direttiva comunitaria sulle acque reflue urbane.

Le novità su queste opere pubbliche sono state illustrate, nel Palazzo dei Filippini, dalla Struttura nazionale guidata da Maurizio Giugni, con la partecipazione del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e del subcommissario per la Depurazione Riccardo Costanza. Presenti la presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Ars Giusy Savarino, l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Marco Zambuto, il sindaco di Agrigento Francesco Micciché, il sindaco di Favara Antonio Palumbo, i rappresentanti di Ati (Assemblea territoriale idrica) Agrigento e Aica (Azienda idrica Comuni agrigentini), assieme ai responsabili dei procedimenti Sogesid e alle ditte impegnate nelle varie fasi di lavoro.

Musumeci, “Investito tanto sulla depurazione ad Agrigento”

“La provincia di Agrigento – ha detto il presidente della Regione – è sempre stata, in passato, tra le più penalizzate nel settore della depurazione e, in generale, nel settore idrico. Stiamo lavorando senza sosta per correre ai ripari e in questi quattro anni abbiamo investito sostanziose risorse anche su questo fronte. Voglio solo ricordare il progetto per la riqualificazione della rete idrica del capoluogo agrigentino per oltre quaranta milioni di euro”.

“Sono stati fatti passi avanti – ha aggiunto – anche dal commissario nazionale per la Depurazione, che ha portato a compimento due iniziative di grande significato che impegnano decine di milioni di euro. Abbiamo davanti ancora tanto lavoro da fare, dobbiamo necessariamente produrre progetti di qualità affinché a Roma non ci siano alibi per nessuno”.

“Al sindaco di Agrigento – ha concluso Musumeci – dico che può continuare a contare sul sostegno concreto del Governo regionale, come peraltro abbiamo già fatto di recente in materia di rete idrica, proprio perché consideriamo che questa sia una delle più importanti infrastrutture, una struttura primaria. Non ci può essere insediamento urbano se non c’è un’adeguata rete capace di portare l’acqua in ogni casa. Abbiamo tanto tempo da recuperare, non ci fermiamo un attimo e sono convinto che i risultati più sostanziosi arriveranno nei prossimi mesi”.

Una vera svolta per la depurazione delle acque reflue

“Agrigento – ha sottolineato il subcommissario alla Depurazione, Riccardo Costanza – è oggi a una vera svolta per la depurazione delle acque reflue. Con l’avvio dei lavori di due delle quattro opere necessarie a uscire dall’infrazione, possiamo guardare con fiducia a quel percorso di messa in regola verso le istituzioni comunitarie che non è un passaggio burocratico, ma innanzitutto una necessità ambientale ed economica per il territorio. È stato un percorso certamente complesso, che si concretizza con la consegna dei lavori e che presto si arricchirà con due nuove opere altrettanto utili, per le quali andiamo verso la stipula del contratto: la fognatura di fascia costiera e l’adduttore di Favara”.

“Ciò che iniziamo a costruire oggi – ha concluso – con il fattivo impegno del commissario Giugni e della sua Struttura, delle istituzioni regionali, comunali e locali, getta il seme di una crescita sostenibile per il territorio agrigentino”.

Parole di apprezzamento sono arrivate anche dall’onorevole Savarino e dagli amministratori presenti alla conferenza stampa.

I lavori per il nuovo impianto di depurazione sono stati consegnati al raggruppamento affidatario (Torricelli Srl mandataria, Cons. Coop. Società cooperativa e Cosedil Spa mandante), per 14,8 milioni di euro. L’opera servirà le zone di Villaggio Mosè, della Pubblica sicurezza, di viale Giardini, di viale Dune, di Cannatello-Zingarello e dell’intero abitato del comune di Favara.

Un impianto da oltre 15 mila metri quadri, in destra idraulica rispetto al fiume Naro, e mediante tecnologie di trattamento avanzate, in grado di reggere anche forti variazioni del carico, restituirà al corso d’acqua un refluo depurato in linea con gli standard comunitari. Il nuovo impianto consentirà inoltre la dismissione dei due esistenti di Villaggio Mosè e Favara. Per i lavori saranno impiegati materiali ad alta qualità e durabilità, con una costante attenzione al minore impatto possibile sull’ambiente e alla sostenibilità.

La qualità ambientale della fascia costiera, allo stato attuale fortemente compromessa per lo scarico di reflui non depurati, è invece oggetto della seconda consegna (al Consorzio Fenix, consorziata esecutrice Althea), quella che riguarda le aree di Cannatello e Zingarello: per un importo di 4,3 milioni, verranno realizzati due sistemi fognari, che convoglieranno i reflui nel nuovo impianto di depurazione.

Tre complessivamente le stazioni di sollevamento, per circa 23 chilometri di rete che permetteranno di servire 5.300 abitanti. Tra le novità previste, oltre a una forte attenzione all’impatto sulle matrici ambientali in sede di lavori, anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

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