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”DesWine”: a Milano il design imbottigliato tra vino, arte e materia

”DesWine”: a Milano il design imbottigliato tra vino, arte e materia

Nello showroom The Cut by Peverelli Design a Milano la prima edizione

Milano, 11 ott. (askanews) – Si è conclusa la prima edizione di “DesWine – Il Design Imbottigliato”, l’evento ideato dalla wine expert Livia Belardelli in collaborazione con l’architetto Emanuele Montanelli, che l’8 ottobre ha animato lo showroom The Cut Kitchen by Peverelli nel cuore di Brera a Milano.

La serata ha offerto un dialogo tra vino e design, “due linguaggi uniti da una comune vocazione alla ricerca e alla bellezza”. Protagonisti della degustazione, i vini della Tenuta San Polo di Montalcino del Gruppo Marilisa Allegrini, presentati dalla vicepresidente Caterina Mastella Allegrini, oltre al Rosso di Montalcino, l’assaggio si è concentrato sul Brunello di Montalcino San Polo: la “Riserva 2018” e i cru “Podernovi 2016” e “Vignavecchia 2015”, vini che da quest’anno saranno vinificati in vasche di cemento, materiale scelto per la sua inerzia termica e la capacità di mantenere stabile la temperatura del vino, favorendo estrazioni più delicate e preservando la finezza del Sangiovese. Hanno arricchito l’evento le installazioni degli artisti Waro e Roberto Spadea, che hanno interpretato secondo la propria sensibilità il legame tra vino e design, offrendo al pubblico un’esperienza visiva e percettiva.

“Questa prima edizione di DesWine ha superato le mie aspettative. È stata una serata intensa e partecipata, in cui si è percepita una connessione autentica tra persone, materiali, opere e calici” afferma Livia Belardelli, ideatrice del format, spiegando che “vino e design, pur appartenendo a mondi diversi, condividono la capacità di generare bellezza, cultura e benessere attraverso il linguaggio dell’emozione”.

Le installazioni curate da Montanelli hanno articolato il dialogo tra vino e design in tre momenti distinti. “La Materia Liquida” ha evocato l’origine comune di entrambi, attraverso materiali naturali come legno, vetro, sughero e cemento, tra cui si inserivano le bottiglie di Brunello “Podernovi” e le creazioni di The Cut by Peverelli Design. “La Forma del Gusto” ha tradotto le caratteristiche dei vini in geometrie e oggetti di design, accostando il Rosso e il Brunello di Montalcino a icone firmate Mari, Mendini, Zanuso, Stark e Magistretti. “Rituale e Conviviale” ha infine trasformato la cucina in spazio di condivisione, dove vino e design si sono uniti in un gesto simbolico di accoglienza, culminato nell’opera “Parresia”, metafora della libertà e del dialogo. “Con queste tre installazioni ho voluto esplorare il legame tra vino e design” spiega l’architetto Emanuele Montanelli, aggiungendo che “ogni progetto ha rappresentato un viaggio sensoriale tra materiali, forme e sapori, per evocare il rito della convivialità e un equilibrio di benessere”.

“DesWine interpreta in modo originale la relazione tra vino e design, stimolando un arricchimento reciproco e offrendo una nuova prospettiva di analisi” dichiara Caterina Mastella Allegrini, vicepresidente del Gruppo Marilisa Allegrini, concludendo che “nel nostro lavoro crediamo che il dialogo tra questi due mondi sia un’occasione per valorizzare cultura, autenticità e innovazione”. San Polo si trova nella zona Sud-Est di Montalcino, in località Podernovi, e si estende su 22 ettari, di cui 16 vitati e 8 destinati alla produzione di Brunello. Fondata da Marilisa Allegrini, l’azienda è certificata biologica dal 2017 e si distingue per un approccio fondato sulla parcellizzazione dei vigneti, finalizzato a valorizzare le diverse tipologie di suolo. La cantina, realizzata nel 2005 secondo i principi della bioarchitettura, è una struttura interrata concepita per garantire efficienza energetica e condizioni ottimali di temperatura e umidità durante le fasi di vinificazione e affinamento.

“Ospitare la prima edizione di DesWine è stato per noi motivo di soddisfazione” sottolinea Matteo Peverelli, head of business development di Peverelli Design, rimarcando che “il progetto riflette la nostra visione del design come esperienza e servizio a 360 gradi, capace di creare connessioni e valorizzare il Made in Italy nel confronto con altri mondi creativi”.

La buona riuscita della prima edizione segna l’inizio di un progetto destinato a consolidarsi come appuntamento periodico dedicato al dialogo tra vino, design e cultura contemporanea.