Attimi di caos al carcere di Termini Imerese, a Palermo, dove dei detenuti si sarebbero barricati all’interno di una sezione dell’istituto penitenziario, danneggiando e in parte anche distruggendo arredi e suppellettili dell’istituto. La vicenda, emersa in queste ore, è avvenuta nella giornata di ieri sabato 1 di novembre e a denunciarlo è stata la segreteria nazionale del Consipe.
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Come è stato riportato dalla denuncia del caso, infatti, un gruppo di reclusi avrebbe “con pretesto, ha cercato di far sostituire un poliziotto penitenziario, a loro dire inadeguato perché responsabile di aver elevato un rapporto disciplinare ad un detenuto facinoroso perché rispettasse le regole”. Questa la causa dunque, con “la polizia penitenziaria ha risposto con grande sacrificio per fronteggiare la criticità ma, dopo dopo diverse ore di protesta ed aver causato ingenti danni agli arredi e alle suppellettili, i detenuti hanno desistito. E’ stato necessario il supporto di un’aliquota da Palermo e di tutti i colleghi liberi dal servizio che hanno risposto alla richiesta d’aiuto di quelli presenti”, sottolinea il Consipe in un secondo momento.
Aggressione e danni agli arredi del carcere di Termini Imerese. La denuncia di Scaduto (Consipe)
“Ringraziamo tutti coloro che hanno fornito il loro contributo per riportare condizioni di sicurezza nel carcere di Termini Imerese, chiude il segretario del sindaco, il Consipe, Francesco Davide Scaduto, “e chiediamo al provveditore regionale di farsi portavoce con il Dap per pretendere maggiori risorse umane, materiali ed economiche e riteniamo siano necessarie anche norme più rigide che fungano da deterrente per i detenuti facinorosi”.

