Detenuto tenta di strangolare agente a Catania, Sappe: "Pronti a manifestare" - QdS

Detenuto tenta di strangolare agente a Catania, Sappe: “Pronti a manifestare”

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Detenuto tenta di strangolare agente a Catania, Sappe: “Pronti a manifestare”

Redazione  |
sabato 04 Novembre 2023

Aggressione nel carcere di Piazza Lanza a Catania. Un giovane agente sarebbe stato aggredito da un detenuto.

Aggressione nel carcere di Piazza Lanza a Catania. Un giovane agente sarebbe stato aggredito da un detenuto che lo avrebbe anche afferrato per il collo tentando di strangolarlo. A denunciarlo è Francesco Pennisi, consigliere nazionale per la Sicilia del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). “Il fatto che ha visto protagonista un detenuto di origini palermitane – dice – è avvenuto stamattina verso le 11 al pianoterra del reparto ‘Amenano’. L’ira del recluso pare sia esplosa a seguito della comunicazione da parte dell’agente della mancata autorizzazione a effettuare il colloquio. Colto di sorpresa, il poliziotto ha cercato in ogni modo di difendersi”. Liberatosi dalla presa ha fatto scattare l’allarme e in reparto sono giunti il responsabile della sorveglianza generale e altro personale. L’agente aggredito è stato trasportato in ospedale per le cure.

Aggressioni continue

“Dopo la gravissima aggressione avvenuta ieri al ‘Pagliarelli’ di Palermo – spiega Pennisi – continuano nelle carceri regionali, senza tregua, le aggressioni a danno della Polizia penitenziaria. Adesso il Sappe dice basta veramente ed è pronto a manifestare in tutta la regione, ponendo in essere tutte le legittime forme di protesta”. Donato Capece, segretario generale del Sappe, torna a chiedere “pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità del carcere di Piazza Lanza a Catania e dei penitenziari siciliani, che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione. Anche il carcere di Catania regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione penitenziaria”, conclude il segretario generale del Sappe.

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