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Devozione, maestria artigianale e tradizione. La magica atmosfera dei Carri di Santa Lucia

Devozione, maestria artigianale e tradizione. La magica atmosfera dei Carri di Santa Lucia
Carri Santa Lucia a Belpasso

Le macchine scenografiche, anche quest’anno, torneranno tra le strade di Belpasso per celebrazioni in onore della Patrona

BELPASSO (CT) – Ogni dicembre, la cittadina etnea si trasforma in un palcoscenico di fede, arte e tradizione per celebrare la sua amata Santa Patrona. Cuore pulsante della festa sono i maestosi Carri di Santa Lucia, opere uniche che intrecciano creatività, maestria artigianale e una profonda devozione. Dal 2010, la Fondazione dei Carri di Santa Lucia coordina con passione la realizzazione di queste straordinarie macchine scenografiche.

Ispirati alle macchine sceniche barocche del Seicento e Settecento, i Carri si rifanno a una tradizione che affonda le radici nell’arte teatrale di Leonardo da Vinci. All’epoca, queste strutture mobili raccontavano storie di forte impatto sociale e religioso, coinvolgendo il pubblico attraverso scenografie ricche di allegorie. Oggi, quella stessa eredità prende vita a Belpasso come celebrazione della fede popolare e del legame indissolubile con Santa Lucia. Ogni anno, i cinque quartieri storici di Belpasso – Sant’Antonio Abate, Matrice, Purgatorio, San Rocco e Borello – si dedicano con grande impeto e creatività alla realizzazione dei Carri. Dentro i capannoni, dove l’arte prende forma, si respira un’atmosfera di intensa collaborazione: un dialogo costante tra tradizione e innovazione, in cui ogni dettaglio è curato con dedizione. I carristi lavorano spinti da una fede incrollabile in Santa Lucia e da un amore sconfinato per questa tradizione. Quest’anno, a rendere ancora più speciale la festa, ci sarà un carro celebrativo frutto dell’unione dei quartieri Matrice e Borello, un simbolo di unità e bellezza che testimonia l’importanza della cooperazione comunitaria. Il valore di raccontare la tradizione Raccontare le storie dietro i Carri è fondamentale per preservare e tramandare un patrimonio culturale unico.

Attraverso interviste e uno spot ufficiale realizzato da Lele Giuffrida e Antonello Signorello, la Fondazione vuole far conoscere il sacrificio, l’amore e la creatività che animano i carristi e le carriste. Narrando queste tradizioni, si rafforza la memoria collettiva, mantenendo vivi i valori che scorrono nelle vene di chi crede, spera e si impegna a cambiare il futuro attraverso la forza dell’unione comunitaria. I Carri non sono solo opere d’arte, ma autentiche espressioni di una comunità che vive la fede come motore di creatività e cambiamento. I Carri di Santa Lucia sono molto più che semplici macchine scenografiche. Rappresentano il punto d’incontro tra passato e futuro, tra fede e bellezza. Quest’anno, la festa si arricchisce ulteriormente grazie all’arrivo delle sacre spoglie di Santa Lucia, che saranno accolte il 27 e 28 dicembre nella Chiesa Madre Maria SS. Immacolata. La celebrazione sarà un momento di grande raccoglimento spirituale, ma anche un’occasione per riflettere sul valore delle tradizioni come strumenti di identità e appartenenza. Con scenografie mozzafiato, luci, musica ed effetti meccanici d’avanguardia, i Carri promettono di incantare fedeli e visitatori, portando avanti una tradizione che continua a stupire e unire.

Le serate dell’11 e del 12 dicembre saranno il culmine di un lavoro iniziato mesi fa e alimentato dalla passione di un’intera comunità. Quando i Carri si apriranno, sarà come assistere a una magia: un tripudio di colori, suoni e storie che celebrano l’identità di Belpasso e il legame con la sua amata Santa Lucia. I Carri di Santa Lucia sono molto più di un evento religioso: sono un’esplosione di fede, arte e solidarietà, capace di lasciare un segno indelebile nel cuore di chiunque vi prenda parte. Un viaggio tra tradizione e innovazione, dove ogni elemento racconta una storia di sacrificio, passione e devozione. Un’esperienza unica, che appartiene a Belpasso e al mondo intero.

(Foto di Alfio Sgroi)