L’azienda catanese Di Bella Costruzioni, nella sua storia quarantennale, si è sempre contraddistinta per la capacità di coniugare tradizione
Comunicazione aziendale
L’azienda catanese Di Bella Costruzioni, nella sua storia quarantennale, si è sempre contraddistinta per la capacità di coniugare tradizione ed innovazione. Le solidi radici su cui è nata ed è cresciuta le consentono di guardare al futuro e di anticiparlo con politiche e interventi lungimiranti. Un’impresa dinamica e “al passo con i tempi”, leader nella costruzione e gestione di impianti di pubblica illuminazione e smart city.
Esempio perfetto di questa specificità aziendale è l’intervento messo in atto a Pedara per la riqualificazione dell’impianto di illuminazione comunale nel settembre 2016. Il progetto elaborato e attuato dalla Di Bella Costruzioni è consistito nell’installazione di corpi illuminanti a led e nella realizzazione del già citato sistema “Smart City” che consente il controllo da remoto e l’ottimizzazione dei consumi energetici in un’ottica di efficientamento, oggi più attuale che mai.
A raccontare i dettagli della proficua collaborazione con la realtà catanese è il primo cittadino pedarese Alfio Cristaudo. Il sindaco si sofferma anzitutto sulla valenza dell’investimento effettuato, sul territorio comunale, da un’impresa locale: “Per noi è un valore aggiunto, ed è motivo d’orgoglio perché significa che ci sono giovani imprenditori che hanno voglia di mettersi in gioco. Imprenditori che, con la loro attività, offrono opportunità di impiego e di crescita, valorizzando sempre di più competenze ed eccellenze locali. Ritengo – aggiunge – che in tanti possano prendere esempio da questo modello e che possano nascere e svilupparsi realtà locali altrettanto importanti”.
Il rapporto con la Di Bella Costruzioni, d’altra parte, è fondato sulla totale fiducia e sulla consapevolezza del valore delle sue risorse umane: “Abbiamo – spiega Cristaudo – un rapporto diretto e costante con l’azienda. Questo è certamente un vantaggio perché ci rapportiamo con un interlocutore concreto e competente. In questo modo, dunque, possiamo agire tempestivamente per risolvere i problemi o per rispondere agli eventuali reclami dei cittadini. La collaborazione e il supporto reciproco, insomma, ci consentono di essere sempre attenti alle esigenze del territorio”.
Entrando nel dettaglio del progetto e dello strumento scelto per l’investimento, quello del project financing, non si può non sottolineare la lungimiranza dell’operazione. “Lungimiranza che – sottolinea Cristaudo – non riguarda soltanto la capacità di anticipare i tempi rispetto ai rincari energetici, ma anche la sensibilità dimostrata su un tema tanto importante quanto l’efficientamento”.
La scelta di portare avanti questo intervento nasce, peraltro, dalla necessità di “individuare soggetti esterni con cui avviare una partnership in virtù delle difficoltà finanziarie del Comune, impossibilitato come tanti altri Enti locali ad effettuare investimenti di una certa entità”. Il risparmio per le casse comunali è stato importante negli anni precedenti, ma rischia adesso di essere vanificato a causa dell’insostenibile “caro bollette”, che ha fatto triplicare i costi. Un vero salasso per una realtà come quella di Pedara che, al pari degli altri Comuni italiani, affronta da anni ristrettezze economiche e sacrifici, riuscendo tuttavia a garantire i servizi essenziali ai suoi cittadini.
Ed è per questo che Cristaudo rivolge un accorato appello al Governo nazionale e a quello regionale: “Servono interventi urgenti ed efficaci, non abbiamo la forza di affrontare questi rincari. È fondamentale agire a tutela dei Comuni, abbiamo bisogno di un supporto concreto. Rincari come quelli energetici incidono notevolmente sul bilancio e costringono ad ulteriori sacrifici”.
A rendere ancora più significativa la partnership con Di Bella Costruzione è anche un importante risvolto sociale. L’azienda catanese, infatti, ha utilizzato per la commessa di Pedara soltanto lampade prodotte dai detenuti del carcere milanese di Opera, grazie ad un accordo con il ministero della Giustizia: “Oltre all’etica professionale c’è anche un etica sociale – osserva il primo cittadino – che guarda a chi ha sbagliato ed ha bisogno di riscattarsi. E il riscatto inizia anche acquisendo una professionalità. Va fatto un plauso alla ditta Di Bella per questa sinergia e per la voglia di investire su chi deve scontare delle pene ma che, allo stesso tempo, può compiere – tramite questa opportunità – il primo passo verso un futuro diverso e migliore”.