“Di Bella Costruzioni” una storia iniziata quarant’anni fa. Parola d’ordine: innovazione! - QdS

“Di Bella Costruzioni” una storia iniziata quarant’anni fa. Parola d’ordine: innovazione!

redazione

“Di Bella Costruzioni” una storia iniziata quarant’anni fa. Parola d’ordine: innovazione!

venerdì 08 Luglio 2022

Dinamica, intraprendente sempre in equilibrio tra tradizione e innovazione. Ecco cosa ci ha raccontato l’amministratore delegato, Daniele Di Bella

Comunicazione aziendale

La Di Bella costruzioni è leader nella costruzione e gestione di impianti di pubblica illuminazione e smart city. Dinamica, intraprendente sempre in equilibrio tra tradizione e innovazione. Ecco cosa ci ha raccontato l’amministratore delegato, Daniele Di Bella.

Quando nasce Di Bella Costruzioni?
“La Di Bella Costruzioni nasce dall’intuizione di Giovanni Di Bella, classe 1943, in un bel paese alle pendici dell’Etna, San Giovanni la Punta. Diplomato Geometra nel 1962 e inscritto nel 1966 al n. 31 del collegio dei Geometri di Catania, Giovanni matura velocemente capacità progettuali ed organizzative. Che lo portano, in giovane età, ad essere Project Manager per 20 anni di un grande gruppo d’impresa siciliano. Periodo che frutta grande esperienza nel settore dei lavori pubblici. Nel 1982 decise di fondare la Di Bella Costruzioni. Nella quale, dopo 60 anni di carriera, oggi ricopre l’incarico di Presidente Onorario della Di Bella Costruzioni che, proprio quest’anno, compie i suoi primi 40 anni”.

Qual è il suo core business? Qual è stata la sua evoluzione?
“Già dalla fondazione della Di Bella Costruzioni, Giovanni ha l’acume di puntare su uno dei settori che nel tempo sarebbero diventati essenziali e focali per le opere pubbliche e private: l’energia. Dalla produzione al risparmio ed ai sistemi integrati di gestione. I primi passi dell’Azienda la vedono subito proiettata alla realizzazione di importanti opere nel campo della pubblica illuminazione: realizza a Catania la nuova illuminazione dei quartieri di San Giovanni Galermo, l’intera città satellite di Librino; il centro storico di Catania con la Via Etnea, Viale XX Settembre; i quartieri di Barriera, Canalicchio, Picanello, Piazza Teatro Massimo e vie limitrofe, il Porto di Catania. Seguono nel tempo, la riqualificazione di Piazza Marina a Palermo dove, nonostante un fallito attentato malavitoso ai propri mezzi, Giovanni completa l’opera che darà nuova vita a tutto il quartiere. Segue, sempre a Palermo, la realizzazione dell’illuminazione dei quartieri Partanna Mondello e Ciaculli Brancaccio. A metà degli anni ‘90 inizia la mia attività in azienda. In un grande clima di collaborazione e di unione familiare, si inizia a diversificare puntando a nuovi spazi di mercato ancora poco conosciuti in Sicilia. La Di Bella Costruzioni si struttura per qualificarsi come E.sco Energy Service Company, una forma attraverso la quale può proporre alla pubblica amministrazione lo strumento del Project Financing: l’azienda si fa carico dell’investimento per efficientare e normare gli impianti ottenendo in cambio la gestione e la manutenzione degli stessi. Il risultato di tutto questo è un crescente aumento del fatturato e la conquista di nuovi mercati. Che impone, però, nuove regole all’interno dell’organizzazione aziendale: fissare ruoli, responsabilità, obiettivi, creare modelli operativi per rispondere in maniera immediata alle esigenze dei clienti. Senza mai dimenticare il valore umano dell’azienda e puntando su uno staff giovane e dinamico, pronto ad affrontare le nuove sfide del futuro”.

Perché per Daniele Di Bella è importante coniugare il brand con la cultura ed il sociale?
“Lo Spirito della nostra Azienda è stato sempre votato ad un forte attaccamento al territorio. Non solo per le nostre radici ma anche perché crediamo fortemente che la Sicilia abbia tutte le caratteristiche per poter assumere ad un ruolo centrale nel Mediterraneo. Ed è per questo che abbiamo bisogno di investire sui giovani. Senza di loro non esiste futuro, non esiste la possibilità, per chi fa impresa, di scommettere sul domani di un territorio. Siamo convinti che le aziende private debbano stimolare, proporre e organizzare attività di tipo culturale. E siamo vicini a quelle associazioni che promuovono l’educazione alla cultura, al territorio, alla bellezza. Elementi che riteniamo essere il più efficacie vettore di sviluppo e l’investimento più importante sulle nuove generazioni”.

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