A dicembre l’atteso ritorno a Palermo delle Orestiadi - QdS

A dicembre l’atteso ritorno a Palermo delle Orestiadi

redazione

A dicembre l’atteso ritorno a Palermo delle Orestiadi

mercoledì 22 Novembre 2023

Il centenario della nascita di Italo Calvino sarà il fil rouge della manifestazione culturale, che vedrà anche la riapertura al pubblico di uno spazio importante come il Nuovo Montevergini

PALERMO – Le Orestiadi ritornano in città con una doppia iniziativa curata da Alfio Scuderi, direttore artistico del Festival, per segnare un’importante occasione culturale come la riapertura al pubblico dello spazio per il Contemporaneo e di produzione teatrale denominato Nuovo Montevergini, mettendo così in atto il protocollo d’intesa siglato dalla Fondazione Orestiadi con l’assessorato alla Cultura del Comune insieme al Teatro Massimo, Fondazione Orchestra sinfonica siciliana, Teatro Biondo, Conservatorio Alessandro Scarlatti, Accademia di Belle arti, ma anche confermando un’importante collaborazione con il Museo Riso e l’assessorato ai Beni culturali della Regione Siciliana.

L’1, 2 e 3 dicembre, proseguendo il progetto già avviato a Gibellina nel corso del Festival estivo, al Nuovo Montevergini le Orestiadi programmeranno la performance itinerante, tra parole e musica, omaggio a Italo Calvino nel centenario dalla sua nascita, “Città invisibili e mondi possibili”, progetto realizzato con il sostegno del ministero della Cultura. Lo spettacolo in due parti, che andrà in scena venerdì 1 con replica il sabato 2 dicembre alle ore 21 (ingresso euro 10), inizierà attraverso il racconto di quattro “Città invisibili” di Italo Calvino affidato alle attrici Silvia Ajellli, Beatrice Barillà, Stefania Blandeburgo e Giuditta Perriera. Mentre la seconda parte, a seguire, sarà affidata alle voci di Claudio Gioè e Filippo Luna che leggeranno due “Cosmicomiche”, le musiche degli Akkura faranno da colonna sonora alla performance che si trasformerà in un concerto finale.

Domenica 3 dicembre, alle ore 19 (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti), spazio a “Calvino e la Sicilia”, testimonianze, ricordi, letture per raccontare il rapporto tra Calvino, Sciascia e Vittorini, con le letture a cura di Luigi Maria Rausa e Roberto Salemi. A seguire, “Suoni e visioni dalle Città Invisibili”, con immagini e musiche a cura di Roberto Nicastro.

Sabato 9 e domenica 10 dicembre il Nuovo Montevergini entrerà in relazione con un altro luogo simbolo del contemporaneo, ovvero il Museo Riso per accogliere l’iniziativa realizzata con il Sostegno dell’assessorato Beni culturali e dell’Identità siciliana “Laboratorio Orestiadi-Tra arte e teatro”, un percorso che si svilupperà coinvolgendo contemporaneamente i due spazi, tra arte e visiva e teatro, per raccontare proprio quell’identità unica che ha segnato la storia delle Orestaidi. In mostra, a cura di Enzo Fiammetta, alcune opere della collezione delle Orestiadi, che tra arte e teatro, racconteranno la storia del Festival (inaugurazione alle 18). Dalle 19 (ingresso libero fino ad esaurimento posti, in replica domenica 10 dicembre), in scena negli spazi museali del Riso il progetto Itinerante “Pezzi da museo, storie di donne su tela”, con Silvia Ajelli, Federica D’Amore, Eletta Del Castillo, Aurora Falcone e Fabrizio Romano. Sempre sabato 9 dicembre, al Nuovo Montevergini, alle ore 21 (ingresso 10 euro) andranno in scena due spettacoli di narrazione di e con Marco Baliani: sabato 9 “Corpo Eretico, dialogo in tempo presente con Pier Paolo Pasolini”, e domenica 10 “Opposti flussi”.

Come ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella, “la vivacità culturale, la curiosità intellettuale e la produzione artistica che si riscontrano in città hanno pochi eguali. Per soddisfare questa domanda crescente di spazi, ribalte e ‘officine’ dedicate a ospitare le molteplici declinazioni artistiche contemporanee, l’Amministrazione comunale ha rivolto tutta la sua attenzione alla riapertura di due luoghi simbolo: i teatri Montevergini e Garibaldi. Sulle cause che hanno portato alla chiusura dei due spazi non è il caso di indugiare in questa sede, ma è invece fondamentale sottolineare il metodo che si è scelto per riattivare i due teatri, nella fase di start-up. Questa volta si è deciso di coinvolgere la città per tramite delle sue istituzioni culturali, il Teatro Massimo, la Fondazione Orchestra sinfonica siciliana, il Teatro Biondo, il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo e l’Accademia di Belle arti. Una scelta accolta con entusiasmo dai protagonisti e che, nel caso del Nuovo Montevergini, vede nuovamente in prima linea Alfio Scuderi, oggi direttore del Festival Orestiadi di Gibellina, ma indiscusso animatore della stagione di apertura del teatro nella prima metà degli anni Duemila”.

Il nuovo Montevergini e il Garibaldi due luoghi importantissimi per la cultura palermitana

“Sarà il centenario della nascita di Italo Calvino – ha aggiunto Cannella – a dare il via a una nuova stagione con ‘Città invisibili e mondi possibili’, un progetto realizzato con il sostegno del ministero della Cultura e che si svilupperà in dicembre con una programmazione in sinergia con Palazzo Riso e l’assessorato regionale all’Identità siciliana. Ma non si tratterà di una iniziativa spot: il Nuovo Montevergini, così come il Teatro Garibaldi, rappresentano luoghi importantissimi e iconici per la cultura palermitana. Realtà che, peraltro, hanno conquistato visibilità e reputazione anche oltre i confini nazionali. Ecco perché oggi, grazie all’impegno di tutti ma soprattutto grazie alla collaborazione della Fondazione Orestiadi, restituiamo alla città uno spazio che sarà destinato a recitare un ruolo da protagonista nell’offerta culturale palermitana”.

“Le Orestiadi – ha affermato l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – da oltre quarant’anni in Sicilia sono sinonimo di arte contemporanea e teatro, per questo siamo felici d’avere attivato con la Fondazione di Gibellina una proficua collaborazione volta a valorizzare e promuovere i diversi linguaggi della contemporaneità. Quest’estate abbiamo realizzato insieme un’iniziativa in un luogo simbolo come il Cretto di Burri e oggi condividiamo un progetto inedito pensato per il nostro Museo Riso, polo del Contemporaneo a Palermo”.

“Un progetto – ha concluso il rappresentante della Giunta regionale – che contribuirà anche alla riapertura dello spazio culturale Nuovo Montevergini, spazio teatrale che in passato è stato punto di riferimento per la città di Palermo e che oggi, grazie anche al nostro contributo insieme con l’assessorato alla Cultura del comune, riapre al pubblico. Convinti che i linguaggi della contemporaneità, insieme al prezioso patrimonio storico e artistico della Sicilia, siano un valore da coltivare e promuovere ogni giorno, sosteniamo una cultura virtuosa, fatta di collaborazioni tra enti culturali e istituzioni”.

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