Fisco

GUIDA | Dichiarazione dei redditi precompilata 2024: come e quando farla e tutte le novità

Tutto ciò che c’è da sapere sulla dichiarazione dei redditi precompilata per l’anno 2024 relativa alle spese del 2023: cos’è, a chi interessa, le scadenze e le altre informazioni utili.

Rimani aggiornato su bonus, agevolazioni e fisco nella sezione dedicata di QdS.it.

Dichiarazione dei redditi precompilata 2024, che cos’è

Come spiega l’Agenzia delle Entrate, si tratta di “una vera e propria dichiarazione precompilata dall’Agenzia, nella quale sono già inseriti i dati su redditi, ritenute, versamenti e numerose spese detraibili o deducibili” per l’anno di riferimento. Esistono sia un modello 730 che un modello Redditi per i contribuenti.

La dichiarazione dei redditi precompilata o il 730 precompilato possono essere accettati così come sono o modificati e integrati prima dell’invio, entro le date comunicate dall’Agenzia delle Entrate.

A chi interessa la dichiarazione dei redditi precompilata e chi deve farla

Il modello 730 riguarda lavoratori dipendenti e pensionati. Il contribuente non è obbligato ad accettare e utilizzare la precompilata: la dichiarazione può essere presentata anche con modalità ordinarie.

La dichiarazione dei redditi, però, precompilata o meno deve essere presentata da tutti i contribuenti.

Dichiarazione dei redditi, i casi di esonero

Non sono tenuti a presentare la dichiarazione i contribuenti che – per l’anno di riferimento – abbiano posseduto:

  • redditi di qualsiasi tipologia, ad esclusione di quelli per i quali è obbligatoria la tenuta delle scritture contabili, per un importo complessivamente non superiore a 3.000 euro. Non rientrano nel reddito in questione l’abitazione principale e le relative pertinenze.
  • solo reddito di lavoro dipendente o di pensione corrisposto da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute d’acconto;
  • solo redditi di lavoro dipendente corrisposti da più soggetti, se avete chiesto all’ultimo datore di lavoro di tenere conto dei redditi erogati durante i rapporti precedenti e quest’ultimo ha effettuato conseguentemente il conguaglio;
  • un reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a 7.500 euro nel quale concorre un reddito di lavoro dipendente o assimilato con periodo di lavoro non inferiore a 365 giorni e non sono state operate ritenute;
  • un reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale e relative pertinenze, non superiore a 7.000 euro nel quale concorre un reddito di pensione con periodo non inferiore a 365 giorni e non sono state operate ritenute;
  • solo redditi di lavoro dipendente (corrisposti da più soggetti, ma certificati dall’ultimo sostituto d’ imposta che ha effettuato il conguaglio) e reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (box, cantina, ecc.);
  • redditi da pensione per un ammontare complessivo non superiore a euro 7.500,00 ed eventualmente anche redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro e dell’abitazione principale;
  • solo reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell’abitazione principale e di sue eventuali pertinenze;
  • solo redditi esenti;
  • solo redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta;
  • solo redditi soggetti ad imposta sostitutiva.

Partite IVA e regime forfettario

Dal 2024 la dichiarazione dei redditi precompilata sarà disponibile anche per le partite IVA. Quindi anche i titolari d’impresa e chi ha un lavoro autonomo avrà a disposizione il modello precompilato dall’Agenzia delle Entrate.

I vantaggi

Ecco i vantaggi della dichiarazione dei redditi precompilata o del modello 730 già compilato:

  • Se il contribuente accetta la precompilata senza modifiche, i documenti non saranno più sottoposti a controllo.
  • Se il contribuente modifica il modello – direttamente online o tramite il sostituto d’imposta – l’Agenzia potrà eseguire il controllo formale solo sugli oneri forniti dai soggetti terzi che risultano modificati rispetto alla dichiarazione precompilata. Il controllo può riguardare, invece, i dati comunicati mediante Certificazione Unica.

Nel complesso, quindi, utilizzare la dichiarazione dei redditi precompilata comporta per il contribuente dei vantaggi sui controlli. In più, permette di risparmiare molto tempo, visto che vanno solo verificati ed eventualmente integrati i dati già inseriti dall’Agenzia delle Entrate.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Le scadenze per la precompilata

Il modello 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi sarà disponibile a partire dal 30 aprile. Il termine ultimo per la presentazione del modello Redditi precompilato, di solito, è il 30 settembre.

Quando e come accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata

Come già specificato, il modello 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi sarà disponibile a partire dal 30 aprile. Si può accedere direttamente dal sito dell’Agenzia, alla sezione dedicata (https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it/portale/accedi-precompilata). Ecco le istruzioni per la dichiarazione dei redditi precompilata:

  • Accedi al portale tramite SPID, CIE o CNS (o in alternativa tramite Fisconline o Inps);
  • Visualizza i dati;
  • Scegli il modello per la dichiarazione dei redditi precompilata (modello 730, redditi web, redditi online);
  • Accetta o modifica;
  • Invia.

Immagine di repertorio