Dad, studenti in difficoltà “Il 93% non ha ricevuto alcun supporto” - QdS

Dad, studenti in difficoltà “Il 93% non ha ricevuto alcun supporto”

Dad, studenti in difficoltà “Il 93% non ha ricevuto alcun supporto”

martedì 15 Settembre 2020

AlmaDiploma: la quasi totalità ha fatto affidamento sulle sole risorse disponibili in famiglia. Solo il 31% continuerebbe l’e-learning, per il 72% preparazione inferiore a quella in aula

ROMA – Si riaprono le scuole con gli studenti in aula e arriva un nuovo bilancio sulla didattica a distanza che ha consentito di continuare la formazione dei ragazzi nel pieno dell’emergenza coronavirus e del lockdown. Stando ad una rilevazione di AlmaDiploma, con la collaborazione del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e degli Istituti associati al sistema AlmaDiploma, la disponibilità delle attrezzature informatiche (pc, tablet, portatili o smartphone) e la connessione per seguire le lezioni è arrivata ai ragazzi solo grazie al sostegno delle famiglie.

La quasi totalità dei rispondenti (93,6%) ha infatti dichiarato di non aver ricevuto alcun tipo di supporto da parte della scuola e ha, dunque, fatto affidamento sulle sole risorse disponibili in famiglia.

Dal Report “Indagine sulla Didattica a Distanza” – che ha visto 246 Istituti coinvolti con 73.286 studenti di quarta e quinta, in prevalenza liceali (57,0%), seguiti dai tecnici (33,8%) e dai professionali (9,2%) – sono emersi anche gli effetti della Didattica a Distanza in termini di carico di studio, capacità di concentrazione e efficacia dello studio. Il 79,6% degli studenti ha dichiarato che durante la didattica a distanza i compiti sono aumentati rispetto alle elezioni tradizionali: per il 24,7% il carico degli studi non è stato sostenibile, mentre per il 54,8%, sebbene aumentato, il carico è stato comunque sostenibile.

Lo studio ha inoltre indagato sulle opinioni degli studenti rispetto agli insegnanti. Ebbene, circa i due terzi degli studenti (67,4%) sostengono che durante il periodo di didattica a distanza gli insegnanti abbiano valutato con equità le prove e i compiti svolti. Come ci si poteva attendere, durante il periodo di didattica a distanza si sono, invece, emotivamente intensificati i rapporti con i componenti della famiglia o i conviventi stando al 73,3% degli studenti interpellati dagli analisti di AlmaDiploma e AlmaLaurea.

L’indagine, avviata dal 29 maggio scorso e pubblicata in occasione della riapertura delle scuole, ha avuto l’obiettivo di “comprendere meglio l’esperienza di didattica a distanza vissuta dagli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti superiori”.

“In questo periodo in cui tutti parlano di scuola, ritengo doveroso dar voce ai nostri studenti che a giugno ci hanno dichiarato che la loro scuola ha svolto il proprio compito garantendo la continuità delle attività e organizzato in modo efficiente la didattica a distanza” afferma il direttore di AlmaDiploma, Renato Salsone. “Altrettanto chiaramente, però, – osserva Salsone – hanno affermato che è stata un’esperienza faticosa e non sempre efficace”.

Guardando quindi al futuro, poco meno di un terzo degli studenti (31,6%) partecipanti all’indagine ritiene che sarebbe utile continuare a usare la didattica a distanza, insieme alle lezioni in aula, anche dopo l’emergenza del Covid-19. Anche se poi il 72,1% degli studenti pensa che la preparazione raggiunta attraverso le lezioni a distanza sia inferiore a quella che avrebbero avuto andando a scuola.

Tant’è che il 42,8% degli studenti ritiene di non avere una preparazione adeguata per affrontare il prossimo anno scolastico o l’Esame di Stato per gli studenti di quinta. Timori che si riverberano anche sul futuro occupazionale di chi li circonda: infatti il 59,7% ritiene che molte persone vicine siano preoccupate di non trovare lavoro o diventare disoccupate a causa della difficile situazione economica dovuta al Covid-19.

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