Dieta mediterranea, Alcamo nel “Parco mondiale” - QdS

Dieta mediterranea, Alcamo nel “Parco mondiale”

Dieta mediterranea, Alcamo nel “Parco mondiale”

martedì 11 Aprile 2023

L’Amministrazione comunale aderisce all’organismo che mette insieme 200 tra Comuni e partner privati con l’obiettivo di destagionalizzare il turismo e di valorizzare percorsi enogastronomici

ALCAMO (TP) – Il Comune di Alcamo entra a far parte del circuito del “Primo parco mondiale, policentrico e diffuso, dello stile di vita mediterraneo”. All’interno dell’organismo si contano all’incirca 200 aderenti tra Comuni ed enti privati siciliani.

Obiettivo primario di questo progetto è quello di preservare la dieta mediterranea quale bene protetto e inserito nella lista dei “Patrimoni orali e immateriali dell’Umanità” dell’Unesco.
L’idea finale è di creare una grande comunità dello stile di vita mediterraneo, il turismo in chiave esperienziale e le performance dell’export che portano economia dall’estero. Ciò secondo gli ideatori del Parco, che vedono come ente capofila il Comune di Caltanissetta, può avvenire grazie alla messa a sistema di tutti gli attrattori turistico culturali presenti nella Sicilia centrale. La giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi ha deliberato la sottoscrizione dell’adesione con un preciso scopo: “Per far diventare Alcamo – si legge – attrattore, forte e distinguibile, internazionalmente riconosciuto, capace di far diventare il nostro territorio anche una stabile destinazione turistica, fruibile e destagionalizzata”.
“Abbiamo ritenuto avviare – ha precisato il sindaco Domenico Surdi – le procedure per l’adesione al piano strategico di rilancio culturale, sociale ed economico del territorio, in accordo con tutte le altre amministrazioni comunali della Sicilia che riconoscono, questo comune obiettivo, quale elemento di particolare importanza per lo sviluppo territoriale”.

L’Amministrazione alcamese nel portare avanti questa iniziativa ha fatto leva sul comma 1 dell’articolo 22 della legge regionale n.7/2019 che prevede specifici accordi fra pubbliche amministrazioni e che recita: “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 17, le pubbliche amministrazioni possono concludere tra di loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”.

Il piano strategico, sotto il profilo dei contenuti, si fonda su tre matrici generali: anzitutto sulle deliberazioni dell’Unesco del 2010 e 2013, che hanno riconosciuto lo stile di vita dei nostri padri quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Accanto ci sono l’insieme delle buone pratiche per il buon cibo e il buon vivere comunitario, a partire da esperienze internazionali come il movimento “Terra Madre”. Ed infine le suggestioni derivanti dall’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”. In particolare questo parco fonda il suo principio attorno al concetto di “Dieta Mediterranea” che contiene sei dimensioni, tra loro interdipendenti: quella comunitaria, culturale ed antropologica; ma anche educativa, ecologica, sportivo-salutistica, alimentare ed infine economica. L’idea con questo partenariato è quella di creare una rete delle comunità dello stile di vita mediterraneo che condivida e diffonda i contenuti del piano strategico e le azioni del progetto. Ogni Comune aderente, quindi, si impegnerà a promuovere nel proprio territorio lo stile di vita mediterraneo, sottoscrivendo a sua volta con tutti i soggetti (cittadini, aziende ed associazioni) un patto di comunità.

Il progetto, quindi, sotto il profilo del modello organizzativo assumerà la forma del Parco policentrico diffuso, prevalentemente in plein air, dove coniugare la fantasia con la cultura, la mitologia con la storia, i valori comunitari con il divertimento, la gioia con il sapere e prevede, quali primi protagonisti, i bambini e le famiglie, gli adolescenti e i giovani. Il modello si fonderà, anche, sulla mobilitazione selettiva e finalizzata dell’intero immaginario collettivo internazionale, a partire dal cinema, dalla tv e dai fumetti, oltre a tutte le forme culturali, e dunque letteratura, teatro, arte, architettura, musica e danza.

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