Cassazione, scrivere bimbominkia sui social è diffamazione

Bimbominkia non può essere più scritto sui social, è diffamazione per la Cassazione

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Bimbominkia non può essere più scritto sui social, è diffamazione per la Cassazione

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giovedì 07 Aprile 2022

Scrivere bimbominkia sui social equivale a diffamare. Lo ha deciso con una sentenza la Corte di Cassazione. Vittima di questo epiteto un animalista della provincia di Trapani

Scrivere bimbominkia sui social equivale a diffamare. La Corte di Cassazione mette in guardia, attraverso una propria sentenza, chi si esprime in modo offensivo sui social invocando il diritto di critica che, ricordiamo, deve rispettare la continenza dell’espressione usata e non può ledere l’onore altrui.

E così l’epiteto “bimbominkia” non può essere utilizzato su Facebook perché definisce una persona con un quoziente intellettivo sotto la media, altrimenti scatta la diffamazione aggravata.

Cosa significa bimbominkia secondo la Treccani

Nel gergo della Rete, il “bimbominkia” è il giovane utente dei siti di relazione sociale che si caratterizza, spesso in un quadro di precaria competenza linguistica e scarso spessore culturale, per un uso marcato di elementi tipici della scrittura enfatica, espressiva e ludica.

Nella sentenza della Cassazione che bandisce il termine “bimbominkia” dalle piazze del web appare come persona offesa l’animalista trapanese Enrico Rizzi. In passato si era trovato in giudizio dall’altra parte in qualità di condannato, sempre dalla Cassazione, ad un risarcimento di 60mila euro per aver offeso la memoria del presidente del consiglio regionale Diego Moltrer. Ora a insultare l’animalista  definendolo “bimbominkia” è un’amica di Moltrer. E anche per lei è scattata la condanna.

Chi è Enrico Rizzi

Enrico Rizzi è un leader animalista, vegano, da oltre 15 anni è impegnato nella tutela giuridica degli animali. Ha ricevuto molti attestati di stima da parte delle istituzioni e anche dalla magistratura che ne ha riconosciuto il suo impegno a tutela dei più deboli.

Ecco alcune delle sue “imprese” in favore degli animali:

  • nel 2011 è riuscito a fermare il “gioco dell’oca sgozzata” a Butera (Caltanissetta), facendo sostituire l’animale con un peluche. Sempre nello stesso anno ha fatto smontare il “Circo Martin” attendato nel comune di Erice (Trapani) per diverse irregolarità.
  • Nel 2014 si è occupato della vicenda dell’orsa Daniza in Trentino barbaramente uccisa, finendo sulle prime pagine e tg di tutti i quotidiani nazionali.
  • Nel 2015 invece ha organizzato la prima manifestazione animalista nella storia del palio di Siena, proprio durante lo svolgimento della manifestazione e radunando centinaia di persone.
  • Nel 2016 invece ha fatto sanzionare i vetturini presenti a roma con le carrozze trainate dai cavalli.
  • Tra il 2015 ed il 2019 ha fatto sequestrare innumerevoli pitbull e cavalli gestiti dalla zoomafia, nonche’ diversi canili presenti in Sardegna, in Sicilia e nella CSalabria, riuscendo a far adottare molti degli animali vittime di sevizie. 

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