Diffusione del Covid-19, scontro politico a Nicosia - QdS

Diffusione del Covid-19, scontro politico a Nicosia

redazione

Diffusione del Covid-19, scontro politico a Nicosia

martedì 19 Gennaio 2021

Il sindaco Luigi Bonelli si è difeso e ha duramente attaccato i rappresentanti dei circoli di Forza Italia e Partito democratico Al centro della diatriba c’è la gestione della pandemia

NICOSIA (EN) – Altissima tensione tra il sindaco Luigi Bonelli e i rappresentanti locali dei Circoli di Forza Italia e del Partito democratico, in merito ai numeri legati all’emergenza Covid.

A una nota diffusa nei giorni scorsi dai partiti in questione, il primo cittadino di Nicosia ha risposto duramente, pubblicando sul proprio profilo Facebook un lungo post in cui ha definito “disgustosa, penosa, e infantile” le parole di forzisti e democratici.

“Un attacco vigliacco e delirante – ha affermato Bonelli – perché a corto di argomenti concreti nei miei confronti e nei confronti della mia Amministrazione, che in questi anni si è contraddistinta continuamente per una totale trasparenza. In continuazione ho pubblicato, più di qualsiasi altro sindaco, i numeri e i dati riguardanti i contagi. In continuazione e tempestivamente abbiamo sempre preso provvedimenti a salvaguardia della salute dei nostri cittadini. E fino a oggi ci siamo riusciti. Siamo in contatto continuo con i sanitari e le Forze dell’ordine per tutelare la salute dei nostri cittadini e ridurre i disagi. In questa pandemia rispondo, andando oltre le mie competenze, ad almeno cento cittadini al giorno per risolvere i loro problemi”.

“Sul mio presunto silenzio sulla nota vicenda di una cerimonia consumata in un ristorante di Nicosia – ha aggiunto – in cui si sono contagiati numerosi cittadini di Capizzi, mi sono sentito più volte con il sindaco Leonardo Principato Trosso, con i nostri vigili, con le Forze dell’ordine e più volte con l’ufficio sanitario. Mi sono assicurato che per Nicosia non vi fossero contagiati o motivi di allarme per la comunità. Sono stato informato che le autorità competenti avevano preso gli opportuni provvedimenti e che anche gli operatori del ristorante fossero indenni dal contagio. Quindi massima e totale attenzione sulla vicenda per la tutela della salute”.

“Se poi in maniera meschina – ha aggiunto – da parte dell’opposizione, si vuole alludere alla mia provenienza non ho mai fatto mistero di essere legato profondamente e di amare Capizzi. Ho continui, diffusi e piacevoli rapporti con i miei compaesani capitini. Per me essere capitino è stato sempre un grande onore. Non mi sono mai scordato da dove provengo, dove ho trascorso la mia infanzia e dove ho cominciato a lavorare e dove vive mia madre e i miei parenti più stretti oltre a tantissimi cari amici. Mi sento capitino anche quando i capitini sbagliano (ma così come tutte le comunità). Ma mi sento anche Nicosiano con lo stesso onore”.

Una risposta che Forza Italia e Partito democratico non hanno comunque ritenuto sufficiente, anzi i circoli locali hanno definito “offensivo e poco rispettoso” il linguaggio utilizzato dal primo cittadino “nei confronti di coloro che esprimono idee diverse” denunciando anche “espressioni verbalmente violente e intimidatorie nell’uso dei social media”.

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