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Diritti delle persone con disabilità, la sfida per ridurre le diseguaglianze

Diritti delle persone con disabilità, la sfida per ridurre le diseguaglianze
Disabilità e barriere architettoniche

La Giornata internazionale del 3 dicembre ha richiamato ancora una volta l’urgenza di politiche inclusive: quasi 240 milioni di minori nel mondo vivono con una disabilità

Lo scorso 3 dicembre si è celebrata la Giornata internazionale delle persone con disabilità. L’Agenda 2030 affronta la necessità di garantire le pari opportunità ai disabili in maniera olistica, includendola trasversalmente negli obiettivi di ridurre le disuguaglianze (Sdg 10), istruzione di qualità (Sdg 4), lavoro dignitoso (Sdg 8), città sostenibili (Sdg 11), salute e benessere (Sdg 3), infrastrutture e innovazione (Sdg 9). Questi obiettivi vogliono tradursi in servizi inclusivi, nella rimozione di barriere fisiche, comunicative e culturali e nell’incremento di politiche pubbliche integrate che non frammentino gli interventi.

Bambini con disabilità nel mondo: i dati Unicef

Secondo le ultime stime globali dell’Unicef, sono quasi 240 milioni i bambini con disabilità nel mondo, pari a circa un minore su dieci tra 0 e 18 anni. Il rapporto “Seen, Counted, Included” evidenzia come questi bambini risultino svantaggiati rispetto ai coetanei in quasi tutti gli indicatori di benessere, dall’istruzione alla salute, fino alla protezione dalla violenza. Rispetto ai loro pari senza disabilità, hanno meno probabilità di ricevere stimoli precoci adeguati, di acquisire competenze di base in lettura e calcolo, e più probabilità di subire punizioni fisiche gravi.

Inclusione e politiche pubbliche: il richiamo ai governi

L’Unicef richiama i governi a rimuovere le barriere che ne limitano la piena partecipazione. In Italia, in partciolare, l’organizzazione indica la condizione di bambini e adolescenti con disabilità come una delle priorità più urgenti per istituzioni, società civile e opinione pubblica. A tal proposito, il presidente di Unicef Italia, Nicola Graziano, chiede che nel lavoro in corso sui Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) venga inserita un’attenzione permanente ai diritti delle persone con disabilità, includendo esplicitamente i minorenni.

Scuola e disabilità in Italia: numeri e criticità

Per quanto riguarda l’istruzione, nel solo anno scolastico 2023/2024 sono quasi 359 mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane di ogni ordine e grado, pari al 4,5% degli iscritti. La quota è più alta nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado. A questi numeri si affiancano problemi strutturali: carenza di insegnanti di sostegno, formazione spesso inadeguata, disomogeneità nell’accesso agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione.

Disabilità e vita sociale: oltre la scuola

Le discriminazioni non si fermano alla porta della classe: toccano la partecipazione, il diritto al gioco, allo sport e alla vita di comunità. Molti bambini e adolescenti con disabilità vedono limitata la possibilità di scegliere attività extrascolastiche o di accedere ad ambienti realmente inclusivi. Le esclusioni hanno ricadute profonde sulla salute psicofisica, sull’autostima e sul futuro formativo e lavorativo.

Diritti delle persone con disabilità e strumenti internazionali

La rotta è tracciata da due strumenti giuridici internazionali: la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e quella sui diritti delle persone con disabilità. Entrambe chiedono agli Stati di garantire pari opportunità ai bambini con disabilità in tutti i contesti. L’Agenda 2030 traduce questi principi in misure concrete: progettazione universale negli spazi pubblici, trasporti accessibili, diritto allo studio supportato da tecnologie assistive, formazione degli operatori, servizi socio-sanitari integrati, politiche per l’autonomia.

Inclusione e pari opportunità: oltre la celebrazione

In definitiva, la Giornata del 3 dicembre richiama l’attenzione su un tema che non può essere limitato alla celebrazione: i diritti delle persone con disabilità devono essere garantiti attraverso investimenti, programmazione e collaborazione istituzionale. Non basta riconoscere i diritti, bisogna attuarli. L’inclusione non è solo protezione: è partecipazione, pari opportunità e protagonismo delle persone con disabilità nella società.

Barbagallo Stefano, Cannavò Anita, Di Fiore Samuele, Irrera Giuliano, Longo Giulia, Platania Giuseppe, Radu Lavinia, Slimani Gioele
Liceo linguistico Lombardo Radice di Catania