Disabilità e scuola, M5S “Da Musumeci soltanto confusione” - QdS

Disabilità e scuola, M5S “Da Musumeci soltanto confusione”

redazione

Disabilità e scuola, M5S “Da Musumeci soltanto confusione”

venerdì 30 Ottobre 2020

Sulla didattica a distanza sono intervenute le deputate all'Ars Stefania Campo e Valentina Zafarana. “La Regione Sicilia si adegui alla linea nazionale”. Cracolici (Pd), la situazione sta sfuggendo di mano

PALERMO – “Musumeci con la sua frettolosa ordinanza ha chiuso le scuole superiori per tutti, non considerando la delicatezza di togliere preziose ore di scuola in presenza ai nostri ragazzi diversamente abili. La circolare dell’assessore Lagalla e della Protezione Civile regionale non chiariscono, anzi confondono le acque e non danno serenità ai dirigenti scolastici di poter attivare la didattica in presenza per questi studenti e le loro classi. Il presidente emetta un’ordinanza apposita che risolva questo ennesimo inconveniente a danno delle fasce di studenti che meritano più attenzione”.

A dichiararlo sono le deputate regionali del Movimento 5 Stelle Stefania Campo e Valentina Zafarana a proposito della necessità del ripristino delle attività scolastiche, anche laboratoriali, in presenza per gli studenti diversamente abili e le loro classi. “I dirigenti scolastici – spiegano Campo e Zafarana – potrebbero attivare nell’ambito dell’ultimo dpcm del governo Conte del 24 ottobre dei percorsi di istruzione in presenza anche per le classi con soggetti disabili, offrendo opportunità a questi alunni che oggi sembrano invisibili alla politica, ma la precedente ordinanza del presidente della Regione del 23 ottobre complica le cose e lascia la responsabilità ai dirigenti scolastici. Nel tentativo di mettere una pezza, l’assessore Lagalla ha diramato una circolare che prova a chiarire, ma di fatto lascia allo sbaraglio i dirigenti scolastici. Serve dare ai dirigenti la serenità per operare nell’ambito del 25% del Dpcm nazionale anche per rispondere ai bisogni educativi di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. Le famiglie di questi studenti chiedono a gran voce di non essere abbandonate dalle istituzioni. Musumeci quindi non vaneggi di leggi e leggine. Non serve una legge per mandare i ragazzi a scuola, serve un’apposita ordinanza che consenta ai dirigenti scolastici la giusta serenità per la scelta e la programmazione della didattica in presenza nella quota prevista dal Dpcm del 24 ottobre” – concludono le deputate M5S.

Covid, Cracolici (Pd): “Gestione scuola sta sfuggendo di mano”

“Temo che in Sicilia il ‘sistema’ che ruota attorno alla scuola e che dovrebbe proteggere alunni ed insegnanti stia sfuggendo di mano”. Lo ha detto il parlamentare regionale del Pd Antonello Cracolici, intervenendo in aula all’Ars. “Perché il punto non è solo monitorare i ragazzi quando sono seduti ai loro banchi in classe, bisogna guardare a ciò che ruota attorno e che deve tutelare anche il personale scolastico: ci sono insegnati e studenti che – ha aggiunto – in presenza di febbre o sintomi Covid sono a casa ma nessuno va a fargli il tampone, e fino a quando non si accerta la loro positività gli istituti non possono sospendere le lezioni. Le Usca scolastiche non sono ancora partite perché manca il personale per le loro attività, e non sempre le regole si rispettano sui mezzi di trasporto utilizzati dai ragazzi. Insomma, così com’è questo sistema non regge”. “Lo chiedo al governo regionale, ed in particolare all’assessore alla Pubblica Istruzione – ha proseguito Cracolici – la Sicilia è in grado di far funzionare le procedure di sicurezza sanitaria per tutelare la scuola dell’infanzia, primaria, e secondaria? Siamo davvero pronti a riaprire il 25% delle lezioni in presenza per le superiori, come ha dichiarato di voler fare Musumeci?”.

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