Dall’8 al 12 giugno 2025 il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli sta partecipando a New York, alle Nazioni Unite, alla 18ma Conferenza annuale degli Stati parte della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Ad aprire la partecipazione dell’Italia alla Conferenza è stato il concerto del gruppo musicale inclusivo “Si può fare band” sul piazzale d’ingresso all’interno del compendio del Palazzo delle Nazioni Unite.
Il programma
Martedì 10 giugno, giornata di apertura dei lavori, il Ministro è intervenuta nella seduta plenaria per illustrare il lavoro che l’Italia sta attuando anche attraverso la riforma sulla disabilità. Oggi, mercoledì 11 giugno, sarà la volta, invece, di due side events organizzati dall’Italia: “Tempo ricreativo, tempo di vita” e “Il diritto ad una vita piena e partecipata”. Il primo evento, che si terrà alle 11.30 presso la Conference Room 12 del Palazzo dell’ONU, co-sponsorizzato da Giappone, Sud-Africa, Tunisia e International Disability Alliance, vedrà la partecipazione di rappresentanti di associazioni di persone con disabilità ed Enti del Terzo Settore. Al secondo evento, sempre organizzato dal Ministero per le disabilità, in programma alle 13.15 presso la Delegate Dining room, si svolgerà un laboratorio interattivo, co-sponsorizzato dalla Repubblica Democratica del Congo, con la partecipazione dell’Arabia Saudita e di European Disability Forum. Saranno presenti il Ministro delegato per le persone con disabilità della Repubblica Democratica del Congo Irene Esambo Diata e i rappresentanti di associazioni di persone con disabilità e di Enti del Terzo Settore che svolgeranno delle dimostrazioni pratiche di attività ricreative e occupazionali attraverso la pittura, la realizzazione di manufatti, la rilegatura di libri e molto altro. Nella giornata del 12 giugno, invece, il Ministro Locatelli parteciperà al side event organizzato dalla Lega degli Stati Arabi, in collaborazione con Bahrain, Egitto e IDA sul tema: “Entrepreneurship and innovative finance, a support for empowering people with disabilities and enhancing social development policies”. A margine dei lavori della Conferenza sono previsti numerosi incontri bilaterali tra il Ministro Locatelli e altri Paesi europei ed extra europei. “Dopo l’autismo, il modello DAMA e i talenti nella cucina italiana – spiega il Ministro Alessandra Locatelli – porteremo all’attenzione degli altri Paesi il tema fondamentale del tempo di vita e del tempo ricreativo, ovvero di tutte quelle attività ricreative e occupazionali che vengono svolte in Italia per dare un percorso il più autonomo possibile alle persone con disabilità. Tante realtà associative ed enti del Terzo settore testimonieranno il lavoro straordinario che svolgono ogni giorno mettendo al centro la Persona”.
Il discorso della ministra Locatelli
“Caro Presidente e cari delegati,
sono molto onorata di essere di nuovo qui con tutti voi. Stiamo facendo insieme un grande lavoro in tutto il mondo.
Oggi tengo a sottolineare tre punti per lavorare da ora e per il futuro:
1. Dobbiamo investire nel valore di ogni persona. Sono convinta che questa sia la strada giusta: investire come istituzioni e settore privato per promuovere i talenti e le competenze di tutti e soprattutto non lasciare indietro nessuno.
2. Il primo G7 sull’inclusione e la disabilità con il suo documento finale, la Carta di Solfagnano, è stata una grande opportunità, per valorizzare e avere una nuova prospettiva.
Molte cose stanno cambiando in Italia, ma anche in tutti gli altri Paesi del mondo. Quindi, è responsabilità di tutti andare avanti, portare avanti questo cambiamento. Per questo voglio ringraziare il Ministro sudafricano Chikunga per il suo impegno a ospitare il primo Forum ministeriale del G20 sulla disabilità e l’Italia ci sarà!
È tempo di prestare attenzione a tutti gli aspetti che riguardano le persone, di cambiare prospettiva e di invertire le priorità, in particolare per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti con disabilità, con malattie rare, croniche o degenerative.
Nulla è possibile, nulla è necessario se non ci prendiamo cura delle persone.
Cari colleghi, cari tutti voi,
sono convinta che dobbiamo essere presenti ad ogni incontro ad ogni livello: per parlare di valorizzazione, per parlare di accessibilità universale, per parlare di nuove tecnologie e intelligenza artificiale, per parlare di sport e vita ricreativa, per parlare di protezione in caso di crisi umanitarie, cambiamenti climatici e conflitti. Perché tutto questo riguarda le persone!
3. Ho un ultimo punto, che riguarda i media. I media devono comunicare sempre di più il meraviglioso lavoro che le persone con disabilità svolgono ogni giorno, i caregiver, le famiglie, aprendo una finestra su tutto il mondo, sul potenziale, i grandi progetti e le buone pratiche.
I media devono aiutarci a comunicare meglio, con il linguaggio giusto e la giusta prospettiva.
Dobbiamo farlo insieme, per lo sviluppo sociale di ogni Paese.
E nessuno può pensare che questo sia un mondo a parte. Siamo tutti parte dello stesso mondo! E abbiamo la grande responsabilità di agire ora!
Voglio concludere il mio intervento dicendo che la storia è fatta da eroi, la storia parla di persone che vogliono cambiare le cose, di persone che sono convinte che nulla è impossibile, di persone che usano le loro forze per servire gli altri, di persone che sono esauste ma non si arrendono, di persone che non si arrendono mai.
Questa è la nostra storia e la storia deve continuare. E noi possiamo scrivere insieme la storia!”.
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