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Disagi da maltempo, Pagano e il ripristino delle province: “Si ritorni a elezioni dirette”

Disagi da maltempo, Pagano e il ripristino delle province: “Si ritorni a elezioni dirette”
Roma, 25 gen. (askanews) – In un paese come il Giappone, in cui l’efficienza dei trasporti è cronometrica, la situazione che si sta verificando in questo primo scorcio del 2023 è abbastanza insolita: un’ondata di freddo come non si vedeva da una decina d’anni ha di fatto bloccato varie aree del paese. Treni bloccati con i passeggeri all’interno, talvolta costretti a passarci l’intera notte, voli cancellati e lunghe file di auto bloccate sull’autostrada. Le temperature sono precipitate a livelli record sotto lo zerro e ci sono state copiose nevicate anche a bassa quota. L’Agenzia nazionale di meteorologia Kishocho ha chiesto ai cittadini la massima vigilanza contro le tempeste di neve, contro la furia dei mali e per le strade ghiacciate. Migliaia di passeggeri hano dovuto passare la notte nei vagoni o nelle stazioni delle linee locali che uniscono le prefettura di Kyoto e di Shiga, mentre sono centinaia i voli cancellati in tutti gli aeroporti del paese. Secondo il vice capo di gabinetto del governo Yoshihiko Isozaki, che ha parlato in una conferenza stampa a Tokyo, ha annunciato che almeno tre persone sono morte per circostanze collegate al freddo. Le precipitazioni nevose hanno costretto alla chusura immediata di molteplici tratti della fondamentale austostrada Shin-Meishin, tra le prefetture di Mie e Shiga. Questo ha portato molte automobili a restare bloccate per la strada, al gelo, mentre i mezzi spazzaneve cercavano di sgombrare le carreggiate. Nella stazione di Kyoto e in quella Yamashina sono rimaste bloccate almeno 4mila persone. Alcuni passeggeri si sono sentiti anche male. Alcune delle linee ad alta velocità degli Shinkansen, a loro volta, hanno sospeso i collegamenti. In particolare quelli della linea Yamagata Shinkansen, nella regione nordorientale del Tohoku. Ma anche il Sanyo Shinkansen e la cruciale linea Tokaido Shinkansen stanno viaggiando a velocità ridotta, il che porta a insoliti ritardi. Secondo l’agenzia, il tempo glaciale continuerà almeno fino a giovedì. Nell’area di Maniwa, prefettura di Okayama, in 24 ore sono caduti oltre 93 centimetri di neve. In alcune aree del paese si sono raggiunte anche temperature minime di -20 gradi centigradi.

Secondo l’esponente di Fdi, per cenere o per neve, molti comuni non sono in condizioni di intervenire e intere famiglie sono isolate.

Sui numerosi disagi causati dalla neve in alcuni comuni pedemontani, tra cui Nicolosi, Pedara e Trecastagni, che hanno costretto intere famiglie all’isolamento, interviene stamani il dirigente provinciale di Fratelli d’Italia Gaspare Pagano.

“Dopo che da giorni viene lanciata l’allerta meteo – spiega Pagano – gli organi che dovrebbero occuparsi della gestione degli eventi avversi, non riescono ad intervenire tempestivamente, lasciando i sindaci e i privati cittadini in solitudine. È chiaro come ci sia qualcosa che non funziona al meglio nel sistema, lo abbiamo visto nell’ultima emissione di cenere vulcanica avvenuta lo scorso anno, e ripercorriamo la stessa trama per una giornata di maltempo”.

Un rito che sembra impossibile da sradicare. Sia per la cenere vulcanica, sia per le una sporadica nevicata, molti comuni non sono nelle condizioni di intervenire ed intere famiglie restano isolate. Secondo il dirigente di FdI sente la mancanza di un organo che sappia intervenire tempestivamente, con efficienza e determinazione, in modo da riuscire a dare risposte più immediate ai cittadini.

“La penuria di mezzi e la gestione certamente migliorabile dell’emergenza – prosegue Pagano – richiede sicuramente l’intervento della Politica, con la P maiuscola, e proprio per questo sarà nostro compito stimolare tutte le istituzioni interessate affinché certe situazioni non accadano più”. Bisogna sicuramente risolvere questo annoso problema, la caparbietà di alcuni sindaci misti al trascorrere delle ore, (si sa, il tempo aggiusta tutto) non può diventare un alibi. “In questo senso – conclude Pagano – anche il ritorno dell’elezione diretta delle Province, e quindi il ritorno della Politica nell’amministrazione della stessa, può ritornare ad essere parte attiva nella risoluzione di queste difficoltà”.