Disagio abitativo, la Sicilia spende troppo poco: i dati - QdS

Disagio abitativo, la Sicilia spende meno di tutti: i numeri (esigui) delle città

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Disagio abitativo, la Sicilia spende meno di tutti: i numeri (esigui) delle città

Salvatore Rocca  |
martedì 12 Settembre 2023

La Sicilia è l'ultima delle Regioni italiane per quanto riguarda la voce di spesa dei Comuni in tema di politiche abitative.

Il diritto alla casa in Sicilia rimane un miraggio. L’Isola si trova infatti terribilmente indietro, rispetto ad altre Regioni italiane, per quanto riguarda il tema delle politiche abitative. Si tratta del dato che emerge da un recente report di Openpolis che va ad analizzare i bilanci dei Comuni per il 2021 per quanto concerne la voce delle spese per il diritto all’abitazione.

Secondo le ultime stime, nell’Isola sarebbero almeno 40mila le famiglie colpite dal disagio abitativo, una condizione aggravata dagli scarsi investimenti dei Comuni siciliani.

Sicilia al di sotto della media nazionale

Secondo la fondazione, infatti, la Sicilia figura all’ultimo posto in Italia per quanto concerne questa tipologia di spesa, con un esborso medio di 0,04 euro pro capite, una cifra enormemente inferiore rispetto alla media nazionale.

Il dato diventa ancora più drammatico se paragonato a quello delle amministrazioni del Nord Italia. In Toscana la spesa sostenuta per il disagio abitativo è di 4,31 euro pro capite, nel Friuli-Venezia Giulia è di 2,46 euro mentre nella Liguria è di 2,34 euro.

Per quanto riguarda le grandi città italiane, Genova è il centro che investe più di tutti per il diritto alla casa, con una spesa di 58,26 euro pro capite. In seconda posizione si trova Bologna con 33,31 euro pro capite, mentre la terza posizione è occupata dalla città di Firenze con 15,14 euro pro capite.

Disagio abitativo, Catania prima città siciliana per spese

Nella graduatoria stilata da Openpolis la prima città siciliana a comparire è Catania, in 12esima posizione, con una spesa di 0,84 euro. Approfondendo i numeri, nel 2021 la città dell’elefante ha speso in totale 254.193,97 euro per il diritto alla casa.

Ma come sono messe le altre città siciliane? Il secondo Comune più attento alle politiche abitative nell’Isola risulta essere Messina, con 162802,89 euro destinati a questa voce, con una spesa pro capite di 0,74. A seguire vi è Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, con 59.370,18 e una spesa pro capite di 5,18 euro.

È poi la volta di Siracusa con 39.250 euro (spesa pro capite 0,34). A Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) l’uscita nel 2021 è stata di 35.591,94 euro (spesa pro capite 0,89). In sesta posizione, tra i Comuni della Sicilia, figura Caltanissetta con 28.390,89 destinati all’emergenza abitativa e una spesa pro capite di 0,48.

In classifica sono poi presenti Caltabellotta, in provincia di Agrigento (4.400 euro e 1,36 euro pro capite), Montelepre, in provincia di Palermo (4.000 euro e 0,68 euro pro capite), Belpasso, in provincia di Catania (32.86,70 euro, spesa pro capite di 0,12 euro) e Montemaggiore, nel Palermitano (15.34,15 euro e una spesa pro capite di 0,51 euro).

A Ragusa una spesa di appena 500 euro

Gli ultimi tre posti, secondo Openpolis, sono occupati da Palma di Montechiaro ad Agrigento (940,50 euro di spesa totale e 0,04 euro pro capite), Ragusa (nel 2021 spesi appena 500 euro con un valore di 0,01 euro pro capite), Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa (soli 84,50 euro investiti e un valore pro capite di 0,01 euro).

Nell’elenco sono assenti diversi grandi Comuni della Sicilia come Agrigento, Palermo e Siracusa poiché, così come sottolineato da Openpolis, le amministrazioni non hanno reso pubbliche le voci di spesa relative all’emergenza abitativa nei loro territori per quanto riguarda i bilanci 2021.

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