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Gente inferocita e visite impossibili, caos al CUP dell’ospedale San Marco: ecco cosa succede

Gente inferocita e visite impossibili, caos al CUP dell’ospedale San Marco: ecco cosa succede
Ospedale-San-Marco-ingresso

Il direttore dell’ospedale San Marco, Gaetano Sirna, spiega al QdS cosa sta accadendo al Centro Unificato Prenotazioni del nosocomio etneo e il perché dei tanti disagi degli ultimi giorni.

Gente inferocita e personale aggredito verbalmente al CUP dell’ospedale San Marco di Catania, perché da circa un mese è difficile, se non impossibile, prenotare le visite. Ma cosa sta succedendo?

Disordini, proteste e aggressioni al CUP dell’ospedale San Marco

“Noi avevamo fatto un contratto con la Vodafone su una piattaforma Consip, per una serie di servizi, tra cui il call center del CUP, ma a distanza di qualche mese sono cominciati i primi disservizi”, ha spiegato a Qds Gaetano Sirna, direttore generale del Policlinico “San Marco”.

“Ci siamo anche resi conto che Vodafone non aveva ottemperato a quelli che erano gli estremi di gara e abbiamo chiesto delucidazioni all’azienda senza ricevere alcuna risposta. Allora abbiamo bloccato i pagamenti per tentare di avere una risposta, ma nulla. Quindi, abbiamo avviato il procedimento per la rescissione del contratto e l’altro ieri lo abbiamo fatto. Adesso stiamo facendo la denuncia all’Anac, perché appunto Vodafone non ha rispettato i dettami del contratto Consip. E procederemo anche con una querela alla Procura della Repubblica per i danni provocati all’azienda sia per i mancati guadagni relativi alle prestazioni ambulatoriali, sia per la cattiva immagine che è stata data dall’azienda all’utenza”.

Un nuovo contratto

Contemporaneamente, il “San Marco” ha attivato il contratto con la seconda classificata della gara Consip, cioè la Wind, che è stata convocata in ospedale per domani mattina: “Purtroppo per legge noi siamo obbligati ad aderire a queste gare Consip, però domani affideremo il contratto alla Wind, per cui la situazione dovrebbe tornare alla normalità entro la settimana prossima”, ha precisato ancora il dottore Sirna.