Dissesto idrogeologico, consolidamento rupi - QdS

Dissesto idrogeologico, consolidamento rupi

redazione web

Dissesto idrogeologico, consolidamento rupi

martedì 28 Aprile 2020

La struttura guidata dal governatore Musumeci ha pianificato la progettazione esecutiva sulla rupe del Castello di Brolo, nel Messinese, e ha aggiudicato la gara per la messa in sicurezza della Rocca Pantheon di Troina, nell'Ennese

La struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha espletato la gara per mettere in sicurezza l’area del versante nord della Rocca San Pantheon di Troina (Enna).

Al primo posto è arrivata la Pellegrini Consolidamenti srl di Narni, con un ribasso del 30,2 per cento. Si tratta di un’area che ha una classificazione R4, di rischio molto elevato, a valle del costone.

E’ il quartiere Arcirù tra la zona commerciale di San Basilio e la chiesa Madonna del Soccorso.

L’obiettivo è quello di restituire la piena e sicura fruibilità dei luoghi, densamente popolati e con numerose abitazioni e uffici pubblici, per evitare che possano ripetersi altri crolli come quelli che si verificarono tra il 2016 e il 2017 e che raggiunsero alcune case e le vie adiacenti.

Il progetto prevede il disgaggio e la pulitura delle pareti rocciose, la collocazione di reti e di funi d’acciaio oltre a quella di una barriera paramassi.

Pianificato il consolidamento della rupe del Castello di Brolo

Sempre l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico ha affidato la pianificazione dell’intervento che consentirà di consolidare, dopo nove anni, il costone pericolante del Castello di Brolo, nel Messinese, che sovrasta diverse abitazioni.
Nel 2011 una frana aveva trascinato le strutture di rinforzo in pietra costruite anticamente per trattenere un tratto roccioso instabile, coinvolgendo anche il piazzale antistante la torre.

L’intervento, finanziato con oltre quattro milioni di euro dalla struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, è rimasto finora sempre sulla carta ma, acquisito il progetto affidato a un raggruppamento di imprese che fa capo alla Artec di Taormina, si potrà ora bandire anche la gara per fare partire i lavori.

Dalla realizzazione delle opere che dovranno definitivamente arrestare i movimenti franosi dipende, tra l’altro, il via libera alla creazione di un parco urbano, già previsto dal Piano regolatore e pensato dall’amministrazione cittadina per valorizzare una zona di grande interesse storico.

Per assicurare l’incolumità della gente e tutelare l’antico borgo medievale che sorge attorno al castello sarà anzitutto necessaria una accurata regimentazione delle acque piovane, prevedendo il disgaggio dei massi pericolanti e l’estirpazione della vegetazione che ne favorisce l’instabilità. Dovranno, inoltre, essere installate reti metalliche agganciate al terreno e realizzati muri di sostegno.

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